MOVING TFF: Jules et Jim di François Truffaut
In occasione di MOVING TFF, il Museo Nazionale del Cinema presenta in Bibliomediateca, lunedì 5 novembre, alle ore 15.30, la proiezione del film Jules et Jim di François Truffaut, appuntamento inaugurale della rassegna pensata per omaggiare le grandi retrospettive e le preziose scoperte fatte da un festival che compie trent’anni. Introduce: Roberta Pozza.
MOVING TFF è un'iniziativa di UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI) e Arci Torino realizzata in occasione della trentesima edizione del Torino Film Festival, con il patrocinio delle circoscrizioni 1,3 e 7 e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival che insieme ne hanno curato l’ideazione e l’organizzazione. All'interno della manifestazione, la Bibliomediateca Mario Gromo - in collaborazione con il collettivo di studenti "Sperduti nel buio" che si è occupato di redigere le schede dei film in programma - organizza una rassegna volta a rendere omaggio al trentennale del Torino Film Festival, che si dividerà tra le più interessanti scoperte del festival nei suoi trent'anni e alcune perle proiettate dalle grandi retrospettive organizzate in questi anni.
Realizzato da François Truffaut nel 1962, Jules et Jim è la storia di un triangolo amoroso che, all'epoca, suscitò un considerevole scandalo tanto che venne proibito ai minori di 18 anni. Tratto dall’omonimo romanzo di Henri-Pierre Roché – che avrebbe dovuto scrivere i dialoghi della sceneggiatura ma che morì nell'aprile del 1959 – fu realizzato con un budget ridotto e con l’aiuto di amici: furono chiamati molti che avevano già lavorato a Tirate sul il Pianista favorendo quel clima famigliare tanto apprezzato dal regista che realizzò un indiscusso capolavoro portando ai massimi livelli il suo cinema e consacrando il suo stile personale.
François Truffaut
Jules et Jim
(Francia, 1962, 110’, b/n.)
Nella Parigi del 1907 Catherine s'innamora di due studenti, un francese e un austriaco, molto amici. Sposa il secondo da cui ha una bimba, diventa l'amante del primo e tenta un'impossibile vita a tre che ha un finale tragico. Dal romanzo di Henri-Pierre Roché. È, forse, il film più felice di Truffaut, certamente uno dei più rappresentativi con Jeanne Moreau nel suo personaggio più mitico. L'originalità e la stessa crudeltà della storia vi sono raccontate col massimo di pudore e di misura in dialettica contrapposizione fra trasgressione e norma. Dolce, nitido, di aerea leggerezza e armoniosa costruzione. Bellissima la fotografia di Raoul Coutard. La canzone "Le tourbillon", che ebbe un certo successo, è cantata da Jeanne Moreau.
Regia: Francois Truffaut; Musiche: George Delerue; Fotografia: Raoul Coutard; Interpreti: H. Serre, J. Moreau, M. Dubois, O. Werner.
Gli Sperduti nel buio sono un collettivo di studenti, specializzandi e dottorandi, nato nell'estate del 2009 sotto il coordinamento della professoressa Giulia Carluccio e della cattedra di Storia del Cinema Nordamericano presso il DAMS di Torino. Il collettivo si occupa dell'ideazione delle rassegne, della selezione dei film, della redazione delle schede dei film (contenenti i dati dell'opera in questione, la trama e un piccolo approfondimento critico) e, infine, delle presentazioni che anticipano la proiezione settimanale Lo scopo di questa collaborazione è quello di offrire la possibilità al pubblico della bibliomediateca di conoscere il cinema del passato come quello del presente, attraverso percorsi ragionati incentrati spesso sui classici del cinema (sia hollywoodiano che europeo), ma anche sulle nuove tendenze che attraversano la produzione cinematografica moderna e contemporanea. Dal settembre del 2011 il collettivo ha cambiato la sua composizione ed è tuttora formato da Attilio Palmieri, Mariella Lazzarin, Roberta Pozza e Nicolò Vigna.