Per la chiusura della rassegna FANTASMI DI UOMINI DIMENTICATI, incontro dal titolo La Grande Depressione. Paure, speranze e dignità e proiezione del film Arriva John Doe di Frank Capra.

Bibliomediateca – 30 maggio 2013, ore 20.30

Per la chiusura della rassegna FANTASMI DI UOMINI DIMENTICATI. La grande depressione nei generi hollywoodiani, incontro serale, giovedì 30 maggio 2013 alle ore 20.30 nella sala eventi della Bibliomediateca, dal titolo La Grande Depressione. Paure, speranze e dignità. A seguire, proiezione del film Arriva John Doe (1941), di Frank Capra.

 

Uno dei momenti storici fondamentali del Novecento verrà presentato secondo diverse direttrici, individuando la prospettive storiche, sociali ed economiche che sono state generate e l’influenza che hanno esercitato.

Alla serata interverranno Roberto Marchionatti e Peppino Ortoleva dell’Università degli Studi di Torino.

Il dibattito sarà moderato da Paolo Soddu della Fondazione Luigi Einaudi.

 

FANTASMI DI UOMINI DIMENTICATI propone una selezione di film – in programmazione alla Bibliomediateca Mario Gromo nel mese di maggio – che sono stati prodotti a Hollywood durante gli anni della Grande Depressione e che fungono da specchio esemplare per poter leggere, attraverso adeguati strumenti di indagine e di analisi, quegli anni, quel tipo di crisi economica e le angosce, le delusioni e le speranze che ne sono conseguite. In questo senso, il cinema si offre come un prezioso strumento testimoniale, che può essere indagato non solamente dagli storici del cinema ma anche da chi si occupa di discipline economiche e sociali.

 

La rassegna è realizzata in collaborazione con Fondazione Luigi Einaudi, DAMS - Università di Torino ed è curata dal Gruppo cinematografico universitario Ultracorpi.

 

Frank Capra

Arriva John Doe (Meet John Doe, 1941)

(USA 1941, 132’, b/n)

Anna Mitchell, giornalista di cronache rosa da poco licenziata, scrive una lettera al suo ex giornale: in essa, finge di essere un uomo – John Doe – il quale annuncia di lì ad un anno il suo suicidio perché deluso dalla società. Il successo della lettera, che scatena un’ondata emotiva tra i lettori, induce il giornale a riassumere Anna, in quanto quest’ultima ha svelato di essere l’autrice della lettera ed è l’unica persona ad essere in grado di portare avanti la farsa. La giornalista decide allora di “scritturare” un ex-giocatore di baseball divenuto un vagabondo, John Willough detto il lungo, e lo istruisce su cosa dire e fare secondo gli insegnamenti del defunto padre, che realmente aiutava il prossimo. L’uomo, impersonando John Doe, diventa ben presto una personalità amata dalla gente comune: sintomo di tale successo è la nascita, in tutti gli Stati Uniti, di numerosissimi Club John Doe. Per questo, i gruppi di potere che fanno capo al giornale, decidono di presentarsi alle elezioni, sperando di poter manovrare John Willough come un fantoccio…

Soggetto: Richard Connell, Robert Presnell sr.; Sceneggiatura: Robert Riskin; Fotografia: George Barnes; Montaggio: Daniel Mandell; Musiche: Dimitri Tiomkin; Scenografie: Stephen Gosoon; Costumi: Natalie Visart; Interpreti: Gary Cooper, Barbara Stanwyck, Walter Brennan, Edward Arnold, Spring Byington;

 

Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.