Dialoghi in corso chiude la stagione 2013-2014 con una serata-evento dedicata al MOVIE CLUB. Numerosi ospiti in sala.
La Bibliomediateca “Mario Gromo” del Museo Nazionale del Cinema organizza, mercoledì 4 giugno 2014 alle ore 20.30, a chiusura del ciclo DIALOGHI IN CORSO, una serata-evento dedicata alla storia e all’esperienza del MOVIE CLUB di Torino, raccontata dai testimoni di quella straordinaria stagione culturale cinematografica.
Intervengono: Michelangelo Buffa, Steve Della Casa, Giorgio De Silva, Corrado Franco, Oliva Mazzarelli, Gianni Rondolino, Baldo Vallero, Lorenzo Ventavoli. Modera l’incontro: Franco Prono (Università di Torino).
A seguire proiezione di alcune sequenze del film girato al MOVIE CLUB Al riparo da sguardi indiscreti di Corrado Franco, Italia 1980.
Il 7 dicembre 1974, in un cinema parrocchiale in disuso sito in via Giusti (tra Porta Susa e la Questura) apriva i battenti il Movie Club. Nessuno ci avrebbe puntato un soldo: era una sala con poltrone vecchie, tetto non impermeabile alla pioggia, sonoro un po’ gracchiante. Eppure quella sala (che nel 1980 si trasferirà agli Infernotti di Palazzo Carignano) diventerà anno dopo anno il più importante cineclub italiano. Nacque per l’input di uno straordinario cinefilo e collezionista di film, Baldo Vallero, che riunì attorno a sé alcuni giovanissimi appassionati: Carlo Scarrone, Michelangelo Buffa, Beppe Valperga, Bruno Caudana, Bruno Dainese, Roberto Turigliatto, Giorgio De Silva, Olivia Mazzarelli, Pier Vogliazzo e anche chi vi scrive.
Altri si aggiungeranno, alcuni se ne andarono, altri rimasero pochissimo: ma lo spirito che animava quel gruppo era davvero straordinario. Si amava il cinema, si amava tutto il cinema. Infatti è significativo ricordare che la sala iniziò la programmazione con «Vita di O Haru donna galante» (film giapponese di Mizoguchi, vincitore a Venezia nel 1953), mentre il secondo film era «Dracula il vampiro» con Christopher Lee. Quindi un film rarefatto e autoriale, e subito dopo uno di quei film che i critici normali liquidavano con un paio di righe sui giornali. Il Movie Club era proprio quello: la volontà di far cadere gli steccati tra il cinema colto e quello popolare, e soprattutto di consentire a una generazione che non aveva ancora a disposizione videocassette e DVD di guardare tanti film di ogni epoca e nazionalità.
Il Movie Club era un’impresa completamente autogestita, e quindi quei giovani cinefili dovettero confrontarsi anche con i problemi del mercato: bisognava vendere i biglietti, fare in modo che la gente venisse e apprezzasse quella programmazione. La scommessa risultò vincente: nessuno di quei ragazzi aveva fatto corsi di marketing, ma il Movie Club rispose a una precisa richiesta di mercato e si espanse fino ad avere 15.000 associati all’anno. Non è un caso se dal Movie Club (che fu anche presieduto da Gianni Rondolino) vennero fuori idee e persone che furono decisive per la nascita del Festival Cinema Giovani, poi Torino Film Festival. (Steve Della Casa)
Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.