Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo
- DOMENICA 24 APRILE – SALA TRE
Per FARE GLI ITALIANI. La storia d’Italia nel cinema, il Museo Nazionale del Cinema presenta il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
Per la rassegna FARE GLI ITALIANI. La storia d’Italia nel cinema, il Museo Nazionale del Cinema presenta domenica 24 aprile 2011, alle ore 16.30 e 19.30, nella sala Tre del Cinema Massimo, i due atti del film Novecento di Bernardo Bertolucci. Proiezione digitale HD. Ingresso euro 5.50/4.00/3.00.
La rassegna FARE GLI ITALIANI. La storia d’Italia nel cinema, organizzata in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, propone una serie di appuntamenti quindicinali che ripercorrono la storia del nostro Paese dal Risorgimento ai giorni nostri attraverso ventisei “classici” del nostro cinema, un racconto per immagini dei momenti e i fatti più importanti e rappresentativi della Storia d’Italia attraverso un percorso che non si limita agli anni brucianti del Risorgimento, ma prosegue fino ai giorni nostri. Una buona occasione, quindi, per rivedere alcuni tra i più grandi capolavori del cinema italiano, inseriti in un contesto che mette in rilievo le coincidenze e le connessioni sociali, culturali e politiche che sottendono le epoche e i fatti.
La rassegna è un progetto del Museo Nazionale del Cinema, realizzato con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e si affianca idealmente alla grande mostra Fare gli italiani, ospitata negli spazi delle OGR.
Bernardo Bertolucci
Novecento
(Italia/Francia/Germania 1976, 318’, col.) Proiezione digitale HD
In una fattoria dell'Emilia crescono insieme Olmo, figlio di contadini, e Alfredo, figlio del padrone, nati nello stesso giorno del 1900. Vivono insieme i primi scioperi nei campi e l’avventura della guerra. Negli anni Trenta le strade di Olmo e Alfredo si separano. Il primo, vedovo, fa il norcino e continua la lotta; il secondo si rinchiude nel privato. Si ricongiungeranno il 25 aprile del 1945 di fronte a un’Italia finalmente liberata. Melodramma politico che attinge a Verdi, al romanzo dell'Ottocento e al mélo hollywoodiano degli anni Cinquanta.
Sc.: Franco Arcalli, B. Bertolucci, Giuseppe Bertolucci; Fot.: Vittorio Storaro; Int.: Robert De Niro, Gérard Depardieu, Burt Lancaster.
- MARTEDÌ 26 APRILE – ORE 20.45 – SALA TRE
MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato presenta il film Le vacanze di Monsieur Hulot di Jaques Tati.
Il Museo Nazionale del Cinema presenta martedì 26 aprile 2011 alle ore 20.45, nella sala Tre del Cinema Massimo, il film Le vacanze di Monsieur Hulot di Jaques Tati, nella copia restaurata da Les Films du Mon Oncle. In replica mercoledì 27 aprile, ore 15.45. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.
Firmata e interpretata da Jacques Tati, la pellicola, considerata da molti il suo capolavoro, ha vinto il premio della critica al Festival di Cannes nel 1953 e ha ottenuto una nomination all'Oscar nel 1956 come migliore sceneggiatura e soggetto. Tati dirige un film delicato e poetico, dai toni garbati, venato da un pizzico di malinconia, quella che prende sul finire delle vacanze al momento del ritorno in città, al lavoro, alla routine quotidiana. Figura anarchica e trasgressiva Hulot si prende gioco del rituale collettivo delle ferie, in una satira bonaria e talvolta pungente della media borghesia della Francia anni cinquanta.
Il film fa parte degli appuntamenti della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato.
MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato propone per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica, quattro appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano, e ogni proiezione sarà introdotta – quando se ne presenterà l’occasione – da cineasti, critici o personalità del mondo della cultura e del cinema.
Jacques Tati
Le vacanze di Monsieur Hulot (Les vacances de M. Hulot)
(Francia 1953, 114’, col., v.o. sott.it.)
Monsieur Hulot, a bordo del suo scoppiettante macinino, arriva in un villaggio balneare della costa bretone per trascorrere le sue vacanze in una pensione. Non succede nulla di straordinario in questo film, che si svolge tra le irresistibili gag in cui sono coinvolti i personaggi della spiaggia e della pensione: francesi, americani, giovani, anziani, bambini e camerieri, tutti osservati da Tati con il suo sguardo complice e critico al tempo stesso. Hulot, con la sua mimica un po' goffa, i suoi pantaloni troppo corti, il suo cappelluccio e la sua pipa, borbotta nel linguaggio buffo che lo contraddistingue.
Sc.: J. Tati, Henri Marquet, Pierre Aubert, Jacques Lagrange; Fot.: Jacques Mercanton, Jean Mousselle; Int.: J. Tati, Nathalie Pascaud, Louis Perrault.
- MERCOLEDÌ 27 APRILE – ORE 18.00 – SALA TRE
Per IL CINEMA DEGLI ALTRI il Museo Nazionale del Cinema ospita l’anteprima del documentario Capitan Salgari di Marco Serrecchia, che introdurrà la proiezione insieme a Daniele di Gennaro.
In occasione del centenario della morte di Emilio Salgari, il Museo Nazionale del Cinema presenta mercoledì 27 aprile 2011, alle ore 18.00, nella sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione in anteprima del documentario Capitan Salgari di Marco Serrecchia, prodotto da Daniele di Gennaro per Minimum Fax Media con il sostegno di Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte e RAI. Marco Serrecchia e Daniele di Gennaro saranno presenti in sala per introdurre il film. Ingresso 3,00 euro.
Veronese di nascita ma torinese di adozione, Emilio Salgari è stato uno degli scrittori d’avventura più importanti e influenti del nostro Paese. Capitan Salgari racconta un Emilio Salgari finora inesplorato, muovendosi su tre diversi piani narrativi e ricostruendo gli ultimi vent’anni di vita dello scrittore. Da una parte troviamo la geografia torinese, il vissuto della città, i percorsi e l’aria della Torino di fine secolo; dall’altra la geografia dell’esotico, quella fantastica dei suoi romanzi, il suo “monde à part”, composto di luoghi affascinanti e lontani, un atlante che esisteva solo nella sua mente fantasiosa e che ha accompagnato la giovinezza di intere generazioni di lettori. Infine, la geografia interiore del Salgari uomo, quella che lo spinse al suicidio, esplorando la sua ultima abitazione di Corso Casale e ricostruendo i suoi ultimi anni di vita attraverso il suo noto e disperato epistolario.
Il documentario inaugura anche la grande mostra dedicata a Salgari, che si terrà negli spazi del Museo Regionale di Scienze Naturali e che resterà aperta per nove mesi. Stralci del girato costituiranno il video-percorso didattico della mostra.
Marco Serrecchia
Capitan Salgari
(Italia 2011, 52’, col.)
L’intenzione di questo film è quella di raccontare Emilio Salgari da un punto di vista finora inesplorato. Soffermandosi in particolare sugli ultimi venti anni della sua vita, gli anni torinesi. È il periodo in cui si consuma la parte più emblematica della sua vita, che si trasforma, prima lentamente, poi sempre più vorticosamente, nel cliché dello scrittore misero e infelice. Ma com’è arrivato a questa misera fine il più importante romanziere italiano d’avventura?
- MERCOLEDÌ 27 APRILE – ORE 20.30 – SALA TRE
Per CROSSROADS proiezione del film Gainsbourg di Joann Sfar. Il film sarà introdotto da Alessandro Besselva Averame.
Il Museo Nazionale del Cinema dedica l’appuntamento mensile di CROSSROADS al film Gainsbourg di Joann Sfar. Il film sarà proiettato nella sala Tre del Cinema Massimo, mercoledì 27 aprile 2011 alle 20.30 e introdotto dal critico musicale e giornalista Alessandro Besselva Averame.
Quando si parla di Serge Gainsbourg il pensiero va subito alla famosissima canzone Je t'aime... moi non plus, che il cantautore francese interpretò con la moglie Jane Birkin suscitando l’intervento della censura francese. Ma attorno a Gainsbourg ci sono storie, canzoni ed eventi che vanno ben oltre, perché appartengono ad un personaggio eccentrico ed irriverente, provocatore e dissacrante, artista sempre controcorrente e allergico alle convenzioni e ai formalismi di ogni genere. A lui è dedicato il film Gainsbourg (Vie héroïque), uscito recentemente in Francia e diretto da Joann Sfar, regista esordiente, ma già affermato fumettista che ha tratto il film proprio da una sua opera a fumetti.
Joann Sfar
Gainsbourg (Vie héroïque)
(Francia 2010, 130’, col., v.o. sott.it.)
La vita di Serge Gainsbourg da quando, bambino, esplorava una Parigi occupata dai nazisti (era figlio di ebrei russi), fino ad arrivare all’artista iconoclasta e dissoluto, acclamato ed eccessivo, dedito all’alcol, alle donne e alle Gitanes. Nel mezzo sono narrati i tempi in cui nutriva velleità d’artista e dipingeva per le strade, o quando suonava il pianoforte nei night club. Il tutto organizzato procedendo per piccoli tasselli, seguendo i fili di un mirabolante racconto onirico.