Agenda settimanale degli eventi in Bibliomediateca
-LUNEDI’ 5 MARZO – ORE 15.30
Appuntamento inaugurale della rassegna ALL ABOUT BETTE. Quattro film con Bette Davis con la proiezione del film Schiavo d’amore di John Cromwell. Introduce Roberta Pozza.
Primo appuntamento di ALL ABOUT BETTE. Quattro film con Bette Davis con la proiezione, lunedì 5 marzo alle ore 15.30, in Bibliomediateca, del film Schiavo d’amore di John Cromwell, introdotto da Roberta Pozza.
Tratto dall’omonimo romanzo di Somerset Maugham, Schiavo d’amore è un film del 1934 che restituisce fedelmente il clima d’angoscia che caratterizza il testo letterario. Non fu l’unico tentativo di mettere in scena il melodramma di Maugham (altre due versioni vennero girate nel 1946 e nel 1964) ma fu il primo e, senza dubbio, il più convincente nonché uno dei più riusciti drammi sentimentali hollywoodiani. Bette Davis appare per la prima volta nel ruolo della maliarda senza scrupoli – una maschera che condizionò la sua carriera negli anni a venire – impersonando con superba cattiveria una cameriera che sfrutta l'amore e la dedizione di uno studente. Secondo 'Life' si tratta addirittura della "migliore interpretazione di un'attrice americana mai registrata sullo schermo". Ma Bette, nonostante fosse considerata da tutti la vincitrice annunciata, non riuscì a conquistare il premio Oscar per quel ruolo e dovette aspettare l'anno successivo, il 1935, che la vide trionfare, come miglior attrice protagonista, per l'interpretazione di Joyce Heath in Paura d'amare di Alfred E. Green.
ALL ABOUT BETTE. Quattro film con Bette Davis è una rassegna pensata per ricordare una delle più importanti attrici del cinema americano. Artista dalla forte personalità e dal carattere deciso e risoluto, Bette Davis ha portato sullo schermo la figura della donna ambigua e altezzosa, anticonvenzionale, psicologicamente infida e controversa. La rassegna – realizzata in collaborazione con il DAMS-Università di Torino e con il gruppo cinematografico “Sperduti nel buio” – propone quattro film realizzati a cavallo tra gli anni ’30 e i ’40, mirabile esempio delle doti di un’attrice che seppe affascinare in ogni ruolo che interpretò, facendosi considerare dai critici e da tutto il pubblico del mondo una delle migliori star di Hollywood.
John Cromwell
Schiavo d’amore
(USA, 1934,83’, b/n.)
Philip Carey, un pittore storpio fallito diventato in seguito studente di medicina, si innamora follemente di Mildred che sembra ricambiarlo, nonostante continui a flirtare anche con altri uomini. Mildred decide però di sposare un altro, ma quando resta incinta viene abbandonata e fino alla sua morte continuerà a ricorrere a Philip nei momenti di maggiore difficoltà, lasciandolo poi nella più completa disperazione.
Scenegg.: Lester Cohen; montaggio: William Morgan; musiche: Max Steiner; Interpreti: Leslie Howard, Bette Davis, Sally Athelny, Norah.
MERCOLEDI’ 7 MARZO – ORE 15.00
Per NUOVI ORIZZONTI DELLA TEORIA E DELLA STORIOGRAFIA. Ciclo di incontri su cinema e media, discussione intorno al volume Il cinema americano attraverso i film di Leonardo Gandini.
Il Museo Nazionale del Cinema presenta in Bibliomediateca, mercoledì 7 marzo 2012, alle ore 15.00, un nuovo appuntamento della serie NUOVI ORIZZONTI DELLA TEORIA E DELLA STORIOGRAFIA. Ciclo di incontri su cinema e media con la discussione intorno al volume Il cinema americano attraverso i film di Leonardo Gandini (Carocci editore, 2011). Con l’autore interviene Vito Zagarrio (Università Roma Tre). Introduce: Giulia Carluccio (Università di Torino).
Il cinema americano rappresenta una forma contemporanea e laica di mitologia: un repertorio di racconti, figure e luoghi destinati a imprimersi con forza nell’immaginario collettivo. Questo carattere è legato alla capacità di condensare – decennio dopo decennio, dall’inizio del secolo scorso alle prime battute di quello attuale – paure e speranze, ansie e desideri degli spettatori. Per riavvolgere il filo del rapporto tra cinema hollywoodiano e società, Gandini sceglie dodici film capaci di illuminare propriamente questa relazione. L’analisi dettagliata di ciascuno di essi "apre", per così dire, il film, mettendone in luce i nessi e le traiettorie, non di rado estremamente articolate, che lo collegano alla società e alla cultura del proprio tempo da una parte, alla storia e alla storiografia del cinema dall’altra. Da Come vinsi la guerra di Clyde Bruckman e Buster Keaton a Inception di Christopher Nolan, passando per L’orgoglio degli Amberson di Orson Welles e Zelig di Woody Allen, le analisi descrivono un cinema che fin dalla sua nascita rappresenta un sensibile sismografo che rileva i sommovimenti sociali, culturali, politici ed estetici che hanno animato e animano tuttora gli Stati Uniti.
Leonardo Gandini insegna Storia e iconografia del cinema presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha pubblicato e curato volumi sulla regia cinematografica, il film noir, il cinema hollywoodiano contemporaneo; è inoltre autore di monografie su Tod Browning, Billy Wilder, Brian De Palma e Quentin Tarantino.
L'evento si realizza nell’ambito degli appuntamenti di NUOVI ORIZZONTI DELLA TEORIA, Ciclo di incontri su cinema e media realizzati in collaborazione con il Dottorato in Spettacolo e Musica, DAMS - Università di Torino.
Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.