Agenda settimanale degli eventi in Bibliomediateca

Bibliomediateca - dal 23 marzo al 29 marzo 2012

- VENERDI’ 23 MARZO – ORE 16.00


Per DIALOGHI IN CORSO, presentazione del libro Manuale di regia cinematografica di Guido Chiesa che ne discuterà insieme al regista Daniele Gaglianone. Introduce Paola Bortolaso.

 

Nuovo appuntamento di DIALOGHI IN CORSO. Presentazione di novità librarie, dvd e reading dedicato alla professione del regista con la discussione, venerdì 23 marzo 2012, alle ore 16.00, intorno al Manuale di regia cinematografica di Guido Chiesa (Utet, 2011), che ne discuterà insieme a Daniele Gaglianone.

 

Che cos’è la regia? Chi è il regista? Che cosa fa e come lo fa? Per chi lo fa? Seguendo passo dopo passo l’ideazione e la realizzazione di un film, e facendo riferimento alle testimonianze di altri registi, Guido Chiesa affronta con approccio pratico i problemi che ogni regista deve risolvere e guida il lettore e l’appassionato alla scoperta delle scelte compiute dai più famosi registi della storia del cinema con l’autorevolezza di chi non solo conosce il mestiere, ma lo vive quotidianamente. Manuale di regia cinematografica  - che ha ottenuto nel 2011 il premio "Diego Fabbri" come miglior saggio di cinema -  è un testo rivolto a un pubblico di aspiranti registi, studiosi di cinema, addetti ai lavori e semplici appassionati. Non un manuale in senso stretto, ma un testo che offre stimoli e percorsi possibili, lasciando poi a ciascuno la libertà di applicarli secondo i propri obiettivi e necessità.

Guido Chiesa è un regista e sceneggiatore cinematografico. Negli anni Ottanta ha lavorato negli Stati Uniti come assistente nei film di Jarmusch, Cimino, Poe, nonché come inviato per riviste ed emittenti radiofoniche italiane. Oltre a numerosi documentari e alla serie tv Quo Vadis Baby (2008) ha realizzato Il caso Martello (1991, Grolla d’Oro come Miglior esordio), Babylon (1994, Premio Fipresci a Torino), Il partigiano Johnny (2000, Premio Ragazzi e cinema a Venezia e Premio della Giuria a Stoccarda), Lavorare con lentezza (2004, Premio Mastroianni a Venezia e Miglior Film al Cinema Politic di Barcellona) e Io sono con te (2010, in concorso al Festival di Roma).

Intervengono con l’autore: Giulia Carluccio (Università di Torino) e Daniele Gaglianone (regista). Introduce: Paola Bortolaso (Museo Nazionale del Cinema).

 

 

- LUNEDI’ 26 MARZO – ORE 15.30


Nuovo appuntamento della rassegna ALL ABOUT BETTE. Quattro film con Bette Davis con la proiezione del film Perdutamente tua di Irving Rapper. Introduce Mariella Lazzarin.

 

Nuovo appuntamento di ALL ABOUT BETTE. Quattro film con Bette Davis con la proiezione, lunedì 26 marzo alle ore 15.30, in Bibliomediateca, del film Perdutamente tua di Irving Rapper, introdotto da Mariella Lazzarin.

 

Tratto dal romanzo del 1941 Now,Voyager di Olive Higgins Prouty, Perdutamente tua è un modello esemplare e insuperato di melodramma classico hollywoodiano. Irving Rapper affronta temi delicati come l'emancipazione femminile, la salute psichica e l'adulterio in un momento storico in cui il divorzio non era ancora stato approvato dalla legge. Poiché il Codice Hays impediva che sullo schermo venisse consumato un rapporto extraconiugale, il regista seppe aggirare tale restrizione non indugiandovi esplicitamente ma caricando l’intero film di un erotismo implicito assai più significativo di qualunque immagine. Inarrivabile l’interpretazione di Bette Davis, in uno dei ruoli più famosi della sua carriera, capace di trasformarsi da zitella bruttina e dimessa in una donna raffinata e attraente. La colonna sonora di Max Steiner è stata premiata con l’Oscar nel 1943.

 

ALL ABOUT BETTE. Quattro film con Bette Davis è una rassegna pensata per ricordare una delle più importanti attrici del cinema americano. Artista dalla forte personalità e dal carattere deciso e risoluto, Bette Davis ha portato sullo schermo la figura della donna ambigua e altezzosa, anticonvenzionale, psicologicamente infida e controversa. La rassegna - realizzata in collaborazione con il DAMS-Università di Torino e con il gruppo cinematografico “Sperduti nel buio” - propone quattro film realizzati a cavallo tra gli anni ’30 e i ’40, mirabile esempio delle doti di un’attrice che seppe affascinare in ogni ruolo che interpretò, facendosi considerare dai critici e da tutto il pubblico del mondo una delle migliori star di Hollywood. 

 

Irving rapper

Perdutamente tua

(USA, 1942,117’, b/n.)

Charlotte Vale (Bette Davis) è la figlia nevrotica e zitella di una vedova aristocratica di Boston, che decide di rinchiuderla in una clinica psichiatrica. Sotto la guida di un bravo dottore, la donna, lontana dalla madre cambia radicalmente, da paranoica diventa estremamente seducente, così da convincere lo psichiatra a suggerirle un viaggio in crociera prima del ritorno a casa. Sulla nave diretta nel Sud America, incontra un uomo sposato del quale si innamora perdutamente e con cui intrattiene una relazione platonica fino alla fine del viaggio.

Dal racconto di: Olive Higgins Prouty; sceneggiatura: Casey Robinson; fotografia: Sol Polito; musiche: Max Steiner; scenografia:Robert Haas; montaggio: Warren Low; anno: 1942; interpreti: Bette Davis, Paul Henreid, Claude Rains .

 


- LUNEDI’ 26 MARZO – ORE 20.30


Per DIALOGHI IN CORSO, presentazione del libro Lo schermo della solitudine a cura di Maurizio De Benedictis e Filippo Kulberg Taub. A seguire proiezione del film Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich. Introduce Marco Grifo.

 

In occasione del 50° anniversario del film Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich e della pubblicazione italiana dell’autobiografia Lo schermo della solitudine a cura di Maurizio De Benedictis e Filippo Kulberg Taub, il Museo Nazionale del Cinema ospita, lunedì 26 marzo 2012, alle 20.30, in Bibliomediateca, la tavola rotonda dedicata a Bette Davis, una delle più affascinanti e anticonvenzionali tra le attrici americane di sempre. 

 

Nel 1962 esce a New York  l’autobiografia di Bette Davis, intitolata The Lonely Life. An Autobiography, rimasta inedita nel nostro Paese fino al 2011, anno in cui la casa editrice Lithos ne ha pubblicato la traduzione italiana, col titolo Lo schermo della solitudine, realizzata da Filippo Kulberg Taub e presentata da Maurizio De Benedictis, Professore Associato di Storia e Critica del Cinema all’Università La Sapienza di Roma. Il libro racconta la storia della prodigiosa carriera dell’attrice ma anche della sua grande solitudine poiché al successo nel campo professionale si contrappose il fallimento della vita privata: quattro matrimoni tristemente conclusi nel divorzio e il rapporto conflittuale con la figlia, che pubblicò un libro in cui la descriveva come una matta arrogante e alcolizzata. Un affascinante viaggio nella biografia di un’attrice dotata di grande fascino, con una bellezza decisamente anticonvenzionale e raffinata, lontana dai canoni estetici allora in voga ma indimenticabile per il suo temperamento drammatico.

 

L’incontro - realizzato in collaborazione con il DAMS-Università di Torino - fa parte degli appuntamenti di DIALOGHI IN CORSO. Presentazione di novità librarie, dvd e reading. Intervengono Giulia Carluccio, Maria Paola Pierini (Università di Torino), Maurizio De Benedictis (Università La Sapienza Roma). Introduce: Marco Grifo (Museo Nazionale del Cinema).

 

Robert Aldrich

Che fine ha fatto Baby Jane?

(USA 1962, 134’, b/n.)

Blanche (Joan Crawford) e Baby Jane (Bette Davis) sono due anziane sorelle. Vivono insieme in una grande e un po’ decrepita casa. Entrambe sono state attrici: Baby Jane è stata una diva bambina, mentre Blanche ha avuto successo dopo, ma ha eclissato la sorella nei favori del pubblico. Ora Blanche è paralizzata in seguito a un incidente d’auto e Baby Jane si prende cura di lei, anche se il loro rapporto è minato dall’invidia reciproca e da una sorta di strisciante ostilità. Baby Jane, infatti, sogna di ridare linfa alla sua carriera con un improbabile ritorno alle scene, ma è turbata e seccata dalla popolarità di cui ancora gode Blanche. Ciò la porta a trattare la sorella con una punta di sadismo. Le cose, in bilico su un tragico equilibrio, non possono che precipitare.

Soggetto: Henry Farrel, sceneggiatura: Lukas Heller; fotografia: Hernest Haller; montaggio: Micheal Luciano; musiche: Jack Solomon; produzione: Robert Aldrich. Cast:  Bette Davis, Joan Crawford, Victor Buono, Wesley Addy, Julie Allred, Anne Barton  



- MERCOLEDI’ 28 MARZO – ORE 15.00


Riprende l’appuntamento VOCI DEL SILENZIO con la presentazione del fascicolo Gesti silenziosi. Presenze femminili nel cinema muto italiano a cura di Cristina Jandelli e Lucia Cardone. 

 

Per il primo dei nuovi appuntamenti con la rassegna VOCI DEL SILENZIO, il Museo Nazionale del Cinema ospita in Bibliomediateca, mercoledì 28 marzo 2012, alle ore 15.00, un incontro dedicato alla presentazione del fascicolo della rivista Bianco e Nero (n.570) - a cura di Cristina Jandelli e Lucia Cardone - intitolato Gesti silenziosi. Presenze femminili nel cinema muto italiano (Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma, maggio-agosto 2011)

 

Il contributo delle donne allo sviluppo dell’industria e della cultura cinematografica è da almeno un decennio al centro degli interessi di ricercatori e studiosi, impegnati a riscoprire forme e modalità dell'iniziativa femminile nelle prime quattro decadi della storia del cinema. Il nuovo numero di Bianco e nero indaga - attraverso saggi caratterizzati da approcci disciplinari e metodologici diversi - il lavoro delle numerose donne attive nell’industria cinematografica italiana tra l’inizio del Novecento e i primi anni Trenta. Quello che emerge è un panorama della storia del cinema profondamente inedito, nel quale i “gesti silenziosi” delle donne che a diverso titolo hanno attivamente contribuito alla nascita e all’affermazione del cinema italiano, trovano nuova concretezza dopo decenni di oblio.

 

Intervengono con le curatrici: Giulia Carluccio (Università di Torino), Emiliana Losma (Storica del cinema). Micaela veronesi (Storica del cinema). Introducono: Laura Brusa, Sarah Pesenti Campagnoni (Brigate Irma Vep).

 

VOCI NEL SILENZIO è un ciclo di incontri e proiezioni curato dal gruppo di studio Brigate Irma Vep, coordinato da Giulia Carluccio con la collaborazione di Silvio Alovisio. L’attività del gruppo nasce dal desiderio di mostrare, rivedere e approfondire un periodo della storia del cinema fondamentale, ma poco conosciuto dal grande pubblico: il muto. In collaborazione con il DAMS di Torino.



- GIOVEDI’ 29 MARZO – ORE 16.00


Per SAPERI DI DONNA, proiezione del film Persepolis di Marjane Satrapi. Introduce Claudia Audi Grivetta.

 

Primo appuntamento della rassegna SAPERI DI DONNA, con la proiezione, giovedì 29 marzo 2012, alle ore 16.00, in Bibliomediateca, del film Persepolis di Marjane Satrapi. Introduce Claudia Audi Grivetta.

 

Per il secondo anno consecutivo la rassegna Saperi di donna si propone di riflettere sul valore delle donne e sul coraggio che impiegano per combattere lo stereotipo che le vorrebbe invece relegate a un ruolo subalterno e silenzioso. Esemplare, a questo proposito, il film scelto per il primo degli appuntamenti in Bibliomediateca. Vincitore del premio della giuria al festival di Cannes 2007, Persepolis è tratto dalla grafic-novel omonima, realizzata da Marjane Satrapi, qui regista insieme a Vincent Paronnaud: un fumetto storico/autobiografico, che narra la vita dell'autrice, dall’infanzia trascorsa in Iran fino all’età adulta.

Marjane è testimone prima del potere tirannico esercitato dallo Scià e poi del sistema oppressivo instaurato dai Guardiani della Rivoluzione, ma anche dei pregiudizi che caratterizzano la società occidentale.
Il tutto raccontato in modo commovente e coinvolgente, con una grande ironia che però non nasconde la difficoltà e la drammaticità della situazione nella quale si trova a vivere, con personaggi meravigliosi, in cui le donne fanno la parte del leone: la nonna e la madre in primis, donne forti e indipendenti, intelligenti e volitive, anche all’interno di una società maschilista come quella iraniana.

 

SAPERI DI DONNA è una rassegna letteraria e cinematografica che propone due incontri al mese (dal 22 marzo al 14 giugno 2012) e che promuove la cultura del rispetto, della parità e delle pari opportunità tra uomo e donna, attraverso una rete di incontri in diverse biblioteche del territorio. Il progetto è realizzato in collaborazione con Città di Torino - Settore Pari Oppo tunità e Politiche di Genere e dei Tempi della Città, Biblioteche Civiche Torinesi, Fondazione Torino Musei, Borgo Medievale, Bibliomediateca “Mario Gromo” Museo Nazionale del Cinema, Associazione Sulla Parola, Fondazione Teatro Nuovo Torino - Liceo Teatro Nuovo.

 

Marjane Satrapi

Persepolis

(Francia, 2007, b./n. e colore,95’)

Teheran, 1978: Marjane, otto anni, sogna di essere un profeta che salverà il mondo. Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià. Con l'instaurazione della Repubblica islamica inizia il periodo dei "pasdaran" che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini. Marjane, che deve portare il velo, diventa rivoluzionaria. La guerra contro l'Iraq provoca bombardamenti, privazioni e la sparizione di parenti. La repressione interna diventa ogni giorno più dura e i genitori di Marjane decidono di mandarla a studiare in Austria per proteggerla. A Vienna, Marjane vive a 14 anni la sua seconda "rivoluzione": l'adolescenza, la libertà, l'amore ma anche l'esilio, la solitudine, la diversità.

Soggetto: Marjane Satrapi (graphic novel); sceneggiatura: Marjane Satrpi, Vincent Parronaud; montaggio: Stéphane Roche; musiche: Olivier Bernet.

 

Per ulteriori informazioni:

www.irma-torino.it, www.comune.torino.it/cultura/biblioteche

www.comune.torino.it/politichedigenere, www.borgomedievaletorino.it

 

 

Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.