Agenda settimanale degli eventi in Bibliomediateca
VENERDI’ 9 NOVEMBRE – ORE 15.30
Per MOVING TFF, proiezione del film Pusher III di Nicolas Winding Refn
In occasione di MOVING TFF, il Museo Nazionale del Cinema presenta in Bibliomediateca, venerdì 9 novembre, alle ore 15.30, la proiezione del film Pusher III di Nicolas Winding Refn, secondo appuntamento della rassegna pensata per omaggiare le grandi retrospettive e le preziose scoperte fatte da un festival che compie trent’anni. Introduce: Emanuela Martini.
MOVING TFF è un'iniziativa di UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI) e Arci Torino realizzata in occasione della trentesima edizione del Torino Film Festival, con il patrocinio delle circoscrizioni 1,3 e 7 e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival che insieme ne hanno curato l’ideazione e l’organizzazione. All'interno della manifestazione, la Bibliomediateca "Mario Gromo" - in collaborazione con il collettivo di studenti "Sperduti nel buio", che si è occupato di redigere le schede dei film in programma - organizza una rassegna volta a rendere omaggio al trentennale del Torino Film Festival, che si dividerà tra le più interessanti scoperte del festival nei suoi trent'anni e alcune perle proiettate dalle grandi retrospettive organizzate in questi anni.
Reduce dal clamoroso successo di Pusher 1 e 2, il regista danese Nicolas Winding Refn gira nel 2005 il terzo capitolo della saga che lo ha reso celebre, Pusher 3 - L’angelo della vendetta. Milo, personaggio secondario nei primi due film, diventa protagonista indiscusso nell’ultimo: lo ritroviamo invecchiato, stanco del suo lavoro di trafficante di droga, dal quale non riesce a liberarsi. Ha messo in piedi una traballante famiglia, riversando tutto il suo affetto sulla figlia viziata, per nascondere la solitudine e il rammarico di cui è affetto. Il regista utilizza uno stile asciutto ed essenziale, reso attraverso l’uso della camera a mano e il montaggio serrato, per accentuare il ritmo frenetico del film.
Nicolas Winding Refn
Pusher III
(Danimarca, 2005, 104’)
Milo è uno spacciatore slavo avanti con gli anni. Ha un passato da tossicodipendente, ma sta cercando di uscirne. Frequenta, infatti, un gruppo di recupero, senza però rinunciare alla sua attività di “pusher” d’eroina. Un giorno si ritrova tra le mani un carico di ecstasy, con cui non è abituato a trattare, ma che decide comunque di piazzare con l’aiuto di Mohammed. Il socio però sparisce con la merce, e Milo deve gestire come può la situazione con i suoi fornitori albanesi. In più, deve occuparsi dell’amata figlia, che si è appena sposata e vuole dare una grandiosa cena per le sue nozze. La situazione precipiterà rovinosamente. Soggetto e sceneggiatura: Nicolas Winding Refn; fotografia: Morten Søborg; musiche: Peter Peter; costumi: Jane Marshall Whittaker; montaggio: Miriam Nørgaard, Anne Østerud; interpreti: Zlatko Burić, Marinela Dekić, Ilyas Agac, Vasilije Bojičić, Kujtim Loki, Ramadan Hyseni, Levino Jensen, Kurt Nielsen, Hakan Turan.
Gli Sperduti nel buio sono un collettivo di studenti, specializzandi e dottorandi, nato nell'estate del 2009 sotto il coordinamento della professoressa Giulia Carluccio e della cattedra di Storia del Cinema Nordamericano presso il DAMS di Torino. Il collettivo si occupa dell'ideazione delle rassegne, della selezione dei film, della redazione delle schede dei film e, infine, delle presentazioni che anticipano la proiezione settimanale. Dal settembre del 2011 il collettivo ha cambiato la sua composizione ed è tuttora formato da Attilio Palmieri, Mariella Lazzarin, Roberta Pozza e Nicolò Vigna.
LUNEDI’ 12 NOVEMBRE – ORE 15.30
Per MOVING TFF, proiezione del film Gioventù, amore e rabbia di Tony Richardson
Terzo appuntamento di MOVING TFF con la proiezione, lunedì 12 novembre, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca, del film Gioventù, amore e rabbia di Tony Richardson. Introduce: Emanuela Martini.
MOVING TFF è un'iniziativa di UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI) e Arci Torino realizzata in occasione della trentesima edizione del Torino Film Festival, con il patrocinio delle circoscrizioni 1,3 e 7 e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival che insieme ne hanno curato l’ideazione e l’organizzazione. All'interno della manifestazione, la Bibliomediateca "Mario Gromo" - in collaborazione con il collettivo di studenti "Sperduti nel buio" che si è occupato di redigere le schede dei film in programma - organizza una rassegna volta a rendere omaggio al trentennale del Torino Film Festival, che si dividerà tra le più interessanti scoperte del festival nei suoi trent'anni e alcune perle proiettate dalle grandi retrospettive organizzate in questi anni.
Tratto da un racconto breve di Alan Sillitoe - The Loneliness of the Long Distance Runner - riadattato per il cinema dallo stesso autore, Gioventù, amore e rabbia di Tony Richardson è uno dei film più rappresentativi del “Kitchen Sink”, una corrente artistica inglese viva negli anni ’50 e ’60 e tesa alla rappresentazione schietta e fedele delle problematiche della working class e delle disparità sociali di cui era vittima. Film amaro e intelligente, racconta la ribellione del giovane Colin Smith, la cui scelta finale corrisponde a una presa di coscienza, a un rifiuto di omologarsi e alla volontà di proseguire la lotta contro una società squallida e paternalista al fianco degli umiliati e offesi suoi pari. Come altri film sui "giovani arrabbiati", anche questo usa tecniche prese a prestito dalla Nouvelle Vague, tra cui accelerazioni per suggerire eccitazione durante i crimini del protagonista e macchina a mano per le scene delle esilaranti corse all'aria aperta.
“Richardson elabora uno stile originale e di grande efficacia, in perfetto equilibrio tra realismo e sperimentazione, dove i piani temporali si mescolano liberamente. Di grande effetto l’Inghilterra livida fotografata dall’ottimo Walter Lassally” (Paolo Mereghetti).
Tony Richardson
Gioventù amore e rabbia (The Loneliness of the Long Distance Runner)
(Gran Bretagna 1962, 104’, b/n, v.o. sott.it.)
Colin Smith, Ragazzo ribelle, dopo la morte del padre e dopo che la madre, vana e svanita, si mette con un tipo alla moda, compie una rapina e finisce in una casa di correzione. Il direttore dimostra interesse per il giovane e approfittando della sua passione per la corsa lo allena e lo prepara a una gara di corsa campestre. Ma il giovane, dopo aver staccato tutti gli avversari, giunto in vista del traguardo, rinuncia alla vittoria, proprio perché questo è l'unico modo di ribellarsi alla società. Un film amaro e intelligente che analizza a fondo i contrasti sociali e generazionali dell'Inghilterra degli anni Sessanta.
Restauro digitale realizzato da British Film Institute.
Sc.: Alan Sillitoe, da un suo racconto; Fot.: Walter Lassally; Int.: Michael Redgrave, Tom Courtenay, Avis Bunnage.
MARTEDI’ 13 NOVEMBRE – ORE 21.00
Nell’ambito del programma di OFF&POP, la Bibliomediateca Mario Gromo ospita il secondo appuntamento dedicato alla proiezione dei film sperimentali presenti nelle collezioni del Museo Nazionale del Cinema.
Nell’ambito del programma di eventi di OFF&POP. Cinema sperimentale in Italia: ‘60 – ’80, il Museo Nazionale del Cinema presenta in Bibliomediarìteca, martedì 13 novembre 2012, alle ore 21.00, il secondo appuntamento dedicato alla proiezione dei film sperimentali presenti nelle collezioni del Museo Nazionale del Cinema.
Off & Pop. Cinema sperimentale in Italia: ‘60 – ’80 ricostruisce la nascita del cinema sperimentale italiano a partire dalla metà degli anni '60, quando, influenzati dal New American Cinema, giovani cineasti muovono contro il sistema produttivo degli spettacoli di mercato, per reinventare un cinema strettamente connesso ai loro desideri e ai loro sogni, spingendosi, come Paolo Gioli, fino a sovvertire la stessa tecnica, attraverso la realizzazione di film senza la macchina da presa o espandendo l'immagine al di fuori dello schermo come Tonino De Bernardi. La rassegna, che riscopre autentiche “rarità” come il cartone animato realizzato da Pino Pascali per un film industriale nel 1967 o i primi film di Anna Lajolo e Guido Lombardi, si chiude idealmente presentando la versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Anna di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli: è il 1972 e la speranza della rivolta sta per cedere il campo al mito della rivoluzione.
Programma delle proiezioni
Ore 21.00
Home movies / le je à la camera
Ciao, Ciao di Adamo Vergine, Italia 1967, 6’, b/n, muto
X chiama Y di Mario Masini, Italia 1967, 66’, b/n
Zukie di Piero Bargellini, Italia 1970, 21’
Off&Pop è una rassegna dedicata al cinema sperimentale italiano dagli anni ’60 agli anni ’80 organizzata dal CSC-Cineteca Nazionale, l'Archivio Nazionale Cinema d’Impresa e il Museo Nazionale del Cinema e curata da Annamaria Licciardello e Sergio Toffetti. Le proiezioni si terranno, da mercoledì 7 a giovedì 15 novembre 2012, in vari spazi tra Torino e Ivrea, coinvolgendo il Cinema Massimo e la Bibliomediateca del Museo Nazionale del Cinema, il Circolo dei Lettori e la sede di Ivrea dell'Archivio Nazionale Cinema d'Impresa. Per maggiori informazioni sul programma: http://www.fondazionecsc.it
MERCOLEDI’ 14 NOVEMBRE – ORE 15.30
Per MOVING TFF, proiezione del film Election di Alexander Payne
Quarto appuntamento di MOVING TFF con la proiezione, mercoledì 14 novembre, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca, del film Election di Alexander Payne. Introduce: Giampiero Frasca.
MOVING TFF è un'iniziativa di UCCA (Unione Circoli Cinematografici ARCI) e Arci Torino realizzata in occasione della trentesima edizione del Torino Film Festival, con il patrocinio delle circoscrizioni 1,3 e 7 e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e il Torino Film Festival che insieme ne hanno curato l’ideazione e l’organizzazione. All'interno della manifestazione, la Bibliomediateca "Mario Gromo" - in collaborazione con il collettivo di studenti "Sperduti nel buio" che si è occupato di redigere le schede dei film in programma - organizza una rassegna volta a rendere omaggio al trentennale del Torino Film Festival, che si dividerà tra le più interessanti scoperte del festival nei suoi trent'anni e alcune perle proiettate dalle grandi retrospettive organizzate in questi anni.
Realizzato nel 1999, Election è un’opera cinica e cattiva della migliore tradizione del cinema americano indipendente: attraverso il punto di vista di personaggi diversi, per sesso o per età, il film si fa beffe del lato assurdo e animalesco della società americana, ricordandoci che i "mostri" si fanno riconoscere sin da piccoli. Non si risparmia proprio nessuno, e si scansa ogni forma di buonismo possibile, distruggendo tutto ciò che capita a tiro, compresa la vita dell'insegnante Jim, anch'egli incappato nell'utopica speranza di volare con la fantasia, salvo poi tornare pesantemente coi piedi per terra guardando in faccia la realtà. La scuola vista come un microcosmo delle ingiustizie nascoste sotto la patina dorata della vita americana. Tratto dal romanzo Intrigo Scolastico di Tom Perrotta, Election venne nominato all'Oscar per la migliore sceneggiatura nel 2000 rivelandosi un piccolo ma godibilissimo film, tra le migliori commedie di ambientazione scolastica degli ultimi anni.
Alexander Payne
Election
(USA, 1999,103’)
Jim McAllister insegna alla George Washington Carver High ed è popolarissimo tra i suoi studenti. Si stanno avvicinando le elezioni studentesche e la candidata favorita alla presidenza è Tracy Flick, una ragazza bella e ambiziosa, disposta a tutto pur di vincere. Jim decide di contrapporle un suo candidato, Paul Metzler, un campione di football di grande successo. Ben presto anche la sorella di Paul, Tammy, decide di iniziare la sua campagna elettorale. A scuola ormai non si parla d'altro.
Soggetto: Tom Perrotta; sceneggiatura: Alexandre Payne, Jim Taylor; fotografia: James Glennon; musica: Rolfe Kent; interpreti: Matthew Broderick (Jim McAllister), Reese With rspoon (Tracy Flick), Chris Klein (Paul Metzler).
MERCOLEDI’ 14 NOVEMBRE – ORE 20.30
Per VOCI DEL SILENZIO, dibattito con proiezioni dal titolo SILENZIO: SI GUARDA! Cinema muto e sordi.
Per il nuovo appuntamento con la rassegna VOCI DEL SILENZIO, il Museo Nazionale del Cinema ospita in Bibliomediateca, mercoledì 14 novembre 2012, alle ore 20.30, l’incontro – realizzato in collaborazione con Istituto dei Sordi di Torino e Fondazione Gualandi – dal titolo SILENZIO: SI GUARDA! Cinema muto e sordi, dedicato alla rivisitazione storica di un programma cinematografico delle origini dedicato al pubblico sordo.
La particolarità della serata consiste nella “ricostruzione” di un programma di film tipico del cinema delle origini dedicato a un pubblico di sordi, che spazia da un film di genere drammatico – Nozze d'oro di Luigi Maggi – per proseguire con due tipici esempi di vedute – Cuffie olandesi e Rapallo – piccoli film di “carattere documentario” molto amati dal pubblico dell’epoca, che apprezzava la possibilità di vedere con i propri occhi luoghi più o meno lontani. Per concludere verrà proiettato un film a sorpresa di genere comico.
Intervengono: Francesca Delliri (Istituto dei Sordi di Torino), Enrico Dolza (Istituto dei Sordi di Torino), Adele Messieri (Fondazione Gualandi), Paola Traversi (Museo Nazionale del Cinema).
Introduce: Elena Nepoti (Brigate Irma Vep).
Programma delle proiezioni:
Luigi Maggi
Nozze d'oro
(S. A. Ambrosio 1911, 23’, col.)
Il vecchio tenente dei bersaglieri, festeggiando le nozze d’oro in compagnia dei famigliari, rievoca un episodio della battaglia risorgimentale di Palestro e la vittoria riportata sugli austriaci. Il 30 maggio 1859 i bersaglieri stanno difendendo un casolare accerchiato. Il giovane tenente ha il compito di oltrepassare le linee nemiche per chiedere rinforzi. Inseguito e ferito, l’uomo si rifugia in un casolare dove una ragazza e il padre (“guardiano delle acque”), dopo averlo curato, lo nascondono ai soldati austriaci a rischio della loro vita. La ragazza nasconde la verità a un ufficiale austriaco anche quando questi nota macchie di sangue sul suo vestito. Allontanatisi i nemici, il tenente torna in battaglia. Dopo aver ottenuto una decorazione, il giovane fa ritorno al casolare e chiede la mano della contadina che gli ha salvato la vita. Così il vecchio conclude il suo racconto ai famigliari commossi.
Sceneggiatura: Arrigo Frusta; Fotografia: Angelo Scalenghe; Interpreti e personaggi: Alberto A. Capozzi (il nonno / il bersagliere), Mary Cléo Tarlarini (la nonna / la contadina), Luigi Maggi (il padre della contadina), Mario Voller Buzzi (figlio o genero del bersagliere), Norina [Norma] Rasero (la nuora o la figlia del bersagliere), Giuseppe Gray (l'ufficiale degli ulani), Paolo Azzurri (il capitano dei bersaglieri), Oreste Grandi, Ernesto Vaser; Produzione: S. A. Ambrosio.
Cuffie olandesi (Coiffures et types de Hollande)
(Pathé, 1910, 4’, col.)
Il breve film illustra i metodi di produzione della tipica cuffia olandese.
Rapallo
(Cines, 1912, 3’, col)
Una pittoresca rappresentazione cinematografica di Rapallo.
VOCI NEL SILENZIO è un ciclo di incontri e proiezioni curato dal gruppo di studio Brigate Irma Vep – coordinato da Giulia Carluccio e Silvio Alovisio – in collaborazione con DAMS - Università di Torino, Istituto dei Sordi di Torino, Fondazione Gualandi.
Le Brigate Irma Vep, nate nel luglio 2010 in seno al Corso di Laurea in D.A.M.S. dell’Università di Torino, sono composte da laureandi, dottorandi e studiosi che si avvalgono del coordinamento della professoressa Giulia Carluccio e del professor Silvio Alovisio. Nel 1996, Olivier Assayas con Irma Vep omaggiava il personaggio dall'affascinante Musidora – Irma Vep, appunto – affiliata all'oscura società di criminali, Les Vampires, da cui prende il nome la serie cinematografica realizzata da Louis Feuillade nel 1915. L'attività delle Brigate Irma Vep nasce dal desiderio di mostrare, rivedere e approfondire un periodo della storia del cinema fondamentale, ma forse poco conosciuto dal grande pubblico: il muto. Fin da subito, le Brigate Irma Vep hanno stabilito un produttivo rapporto con il Museo Nazionale del Cinema, concentrandosi in particolar modo sull’organizzazione della presentazione di DVD di film muti restaurati e di testi riguardanti il cinema muto, secondo un approccio che sappia unire sia il rapporto con i grandi classici e gli autori più affermati e conosciuti, sia il lavoro di indagine su produzioni, opere, registi e attori che la storia ha messo in penombra.
Allo stesso tempo, le Brigate Irma Vep – in collaborazione con altre realtà del territorio – intendono approfondire il rapporto tra cinema muto e musica.