Bibliomediateca – dal 14 al 20 dicembre 2012
VENERDI’ 14 DICEMBRE – DALLE ORE 14.30
Secondo appuntamento in Bibliomediateca con le proiezioni di VIVISECTFEST, festival internazionale di cinema dedicato al tema dei diritti umani.
La Bibliomediateca Mario Gromo, in collaborazione con l’Associazione Comala e la Circoscrizione 3, ospita – per la prima volta in Italia – VIVISECTFEST, il festival internazionale di cinema dedicato al tema dei diritti umani. Venerdì 14 dicembre, a partire dalle 14.30, verranno proiettati, nella Sala Eventi della Bibliomediateca, film e documentari inediti, scelti tra le 7 precedenti edizioni del festival internazionale VIVISECT e proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Il VivisectFest è un festival internazionale di cinema interamente dedicato al tema dei diritti umani, organizzato, a partire dal 2004, dall’associazione Vojvodjanka – Regional Women’s Initiative, un ente no profit di Novi Sad (Serbia) impegnato in progetti finalizzati alla promozione di una società con eguali diritti per uomini e donne. L'edizione torinese del festival prevede una selezione di film scelti tra le 7 edizioni precedenti. Tra le opere in programmazione: il corto Vivisect (da cui nasce, di fatto, l’esperienza del festival) e i pluripremiati documentari Afghan girls can kick (B. Hosseini, 2008), My Terrorist (Y. Cohen, 2002), Blue eyed (B. Verhaag, 1996), Paradiso (A. Negrini, 2009). La possibilità di ospitare – per la prima volta in Italia – l’esperienza del Visectfest fornisce l'occasione per proporre al pubblico torinese una serie di opere ancora inedite (o scarsamente distribuite) nel nostro paese, attraversando, tramite lo sguardo di 12 autori provenienti da 10 paesi diversi, tematiche articolate come quelle legate alla guerra nell'ex Jugoslavia (The road of Fraternity and Unity, Visect), al nazionalismo e alla xenofobia (Blue eyed, The Amateurs and the General), al terrorismo (My Daughter Terrorist, My Terrorist) o ai tentativi di costruzione di una società più egualitaria e tollerante (Bas!, Paradiso).
Per ulteriori informazioni sul programma: vivisectfestsottolamole.wordpress.com
Programma delle proiezioni di venerdì 14 dicembre:
Vivisecfest 2004-2011
Leaslie Neale
Juvies
(Usa, 2005, 66’)
Per due anni la pluripremiata documentarista L. Neale organizza un corso di produzione video nel carcere giovanile di Los Angeles. Juvies è il risultato finale di questo lavoro: un'opera in grado di mostrare il sistema della giustizia minorile statunitense in tutte le sue contraddizioni. Per maggiori informazioni sul documentario e sul progetto: http://www.juvies.net/index.php
Raffaele Brunetti e Stefano Missio
Che Guevara. Il corpo e il mito
(Argentina/Bolivia/Italia/Francia 2007, 55’)
Documentario premiato al Lago Film Festival nel 2008. La vita dopo la morte di Ernesto Che Guevara: la storia di un corpo scomparso per trent’anni e la creazione di un mito raccontate da chi è stato “toccato” da quel corpo.
Yulie Cohen Gerstel
My terrorist
(Israele, 2002, 58‘)
Fahad Mihyi fa parte del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina mentre Yulie Cohen è ebrea e israeliana da sei generazioni. Si sono incontrati per la prima volta nell’agosto del 1978 nel corso di un attacco terroristico quando Mihyi puntò una pistola alla testa di un assistente di volo. 23 anni dopo Yulie, nel tentativo di interrompere la spirale di violenza, pensa di scrivere una lettera a sostegno della scarcerazione di Mihyi. Il film pone con forza una serie di interrogativi: il senso dell’odio e del perdono, l’inevitabilità della violenza e la possibilità di riconciliazione tra Palestinesi e Israeliani. Premio speciale della giuria al Film festival di Gerusalemme nel 2002
Bertram Verhaag
Blue eyed
(Germania 1996, 92’)
La regista sociologa Verhaag nel suo lavoro racconta l’esperienza di quasi trenta anni di Jan Elliott, ex insegnante di scuola elementare, che, subito dopo l’assassinio di Martin Luther King, decide di condurre nella sua classe un esperimento per far comprendere ai suoi alunni i meccanismi del razzismo e della discriminazione. Elliott divide i suoi alunni in base al colore degli occhi (blu/marrone) e a turno sottopone uno dei due gruppi ad un’intensa discriminazione. L’esperimento conduce presto i bambini “privilegiati” ad andare oltre alla consegna dell’insegnante e a trasformarsi in veri persecutori mentre mette completamente sotto pressione quelli discriminati, facendo presto perdere loro autostima e senso di sicurezza. Jan Elliott ha riproposto negli anni e in diversi contesti l’esperimento occhi blu/occhi marroni basandosi sul principio che tutti i tipi di razzismo (omofobia, sessismo, ageismo) abbiamo gli stessi meccanismi di funzionamento e che le persone siano più motivate a combatterli se hanno sperimentato cosa significa essere discriminati.
LUNEDI’ 17 DICEMBRE – ORE 15.30
Nuovo appuntamento della rassegna L’ICONA E IL MITO con la proiezione del film Il magnifico scherzo di Howard Hawks.
Terzo appuntamento della rassegna L’ICONA E IL MITO. Tre film con Marilyn Monroe con la proiezione, lunedì 17 dicembre 2012, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca, del film Il magnifico scherzo di Howard Hawks. Introduce: Mariella Lazzarin.
Diretto da Howard Hawks nel 1952, Il magnifico scherzo è la pellicola che rilancia il genere della screwball comedy riportandola ai fasti dei precedenti film di Hawks. Il meccanismo della commedia qui diventa micidiale: i corpi dei protagonisti si muovono in danze isteriche e in gag continue, convulse e frenetiche. Scritto da Ben Hecht, Charles Lederer e I.A.L. Diamond, Il magnifico scherzo descrive il fascino che l'infantilismo e la regressione allo stato di natura esercitano sull'intelligenza e recupera i temi cari a Hawks, come la diversità tra i sessi e l'impossibilità del dialogo, in una gara d'attori entusiasmante e mirabile.
L’ICONA E IL MITO. Tre film con Marilyn Monroe è una rassegna pensata dal collettivo di studenti “Sperduti nel Buio” per collegarsi alla serie di eventi legati a Marilyn Monroe che si terranno a Torino per celebrare i cinquant'anni dalla scomparsa dell'attrice. I film che ne faranno parte sono scelti tra quelli esclusi dalla retrospettiva organizzata dal Museo Nazionale del Cinema al Cinema Massimo.
Howard Hawks
Il magnifico scherzo
(U.S.A, 1952, 97’ b/n.)
Il ricercatore Barnaba Fulton sta facendo ricerche per trovare una pozione ringiovanente. Una delle scimmie-cavia indovina la miscela esatta ma sfortunatamente la soluzione finisce disciolta nell'acqua potabile del laboratorio. Saranno lo scienziato, la moglie e il resto dei collaboratori a farne le spese e a regredire allo stadio infantile.
Soggetto: Harry Segall; sceneggiatura: Ben Hecht, Charles Lederer, I.A.L. Diamond; fotografia: Milton Krasner; musiche: Leigh Harline; scenografia: George Patrick; montaggio: William B. Murphy; interpreti: Cary Grant, Marilyn Monroe, Ginger Rogers, Charles Coburn.
Gli Sperduti nel buio sono un collettivo di studenti, specializzandi e dottorandi, nato nell'estate del 2009 sotto il coordinamento della professoressa Giulia Carluccio e della cattedra di Storia del Cinema Nordamericano presso il DAMS di Torino. Il collettivo si occupa dell'ideazione delle rassegne, della selezione dei film, della redazione delle schede dei film e, infine, delle presentazioni che anticipano la proiezione settimanale. Dal settembre del 2011 il collettivo ha cambiato la sua composizione ed è tuttora formato da Attilio Palmieri, Mariella Lazzarin, Roberta Pozza e Nicolò Vigna.
MERCOLEDI’ 19 DICEMBRE – ORE 20.30
Per DIALOGHI IN CORSO, presentazione del libro Il film in cui nuoto è una febbre. Registi fuori dagli scheRmi a cura di Luigi Abiusi. A seguire proiezione del film Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti di Apichatpong Weerasethakul.
Nuovo appuntamento di DIALOGHI IN CORSO. Presentazione di novità librarie, dvd e reading, nella sala eventi della Bibliomediateca, mercoledì 19 dicembre 2012, alle ore 20.30, con la presentazione del libro Il film in cui nuoto è una febbre. Registi fuori dagli scheRmi a cura di Luigi Abiusi (Caratteri Mobili, 2012), una raccolta di dieci saggi critici che analizzano altrettanti registi. L’incontro sarà seguito dalla proiezione del film Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti di Apichatpong Weerasethakul.
Intervengono con il curatore: Massimo Causo (critico cinematografico), Grazia Paganelli (Museo Nazionale del Cinema). Modera l’incontro: Ornella Mura (Museo Nazionale del Cinema).
Il volume raggruppa i profili di dieci registi del panorama cinematografico contemporaneo, tanto celebrati nei festival quanto, spesso, misconosciuti e rimasti fuori dal mercato italiano. Un’occasione unica per conoscere, approfonditamente e in un disegno di diversificazione geografica e stilistica, il cinema di alcuni dei migliori autori in circolazione: da registri contemplativi, ad altri onirici, o ancora contraddistinti da ispirazione teatrale. Nato dall’esperienza di Uzak.it – rivista online di cultura cinematografica – contiene saggi su Lisandro Alonso di Luigi Abiusi, Olivier Assayas di Simone Emiliani, Lav Diaz di Gianpiero Raganelli, Bruno Dumont di Alessandro Baratti e Giulio Sangiorgio, Michel Gondry di Grazia Paganelli, Yorgos Lanthimos di Michele Sardone, Davide Manuli di Gemma Adesso, Kelly Reichardt di Sara Sagrati, Ulrich Seidl di Matteo Marelli, Apichatpong Weerasethakul di Massimo Causo. Postfazione di Roberto Silvestri.
Luigi Abiusi è italianista e comparatista presso l’Università di Bari, dove si occupa di Storia letteraria ed Estetica del cinema. Su questi argomenti ha pubblicato i volumi Per gli occhi magnetici. Campana Pasolini Erice Tarantino (CaratteriMobili, 2011) e Tempo di Campana. Divenire della poesia tra Nietzsche e Deleuze (Graphis, 2008), oltre che diversi saggi su periodici specializzati e volumi collettanei. Collabora quale critico letterario e cinematografico con diverse riviste, tra cui «Filmcritica», «Cinecritica», «Critica letteraria», «Alias», ed è direttore del trimestrale online di cultura cinematografica «Uzak.it». Come poeta ha pubblicato i volumi Non un segno (2002) e Dei comprimari riflessi (2008) e dirige per l’editrice CaratteriMobili la collana di poesia Maldoror. È autore di racconti pubblicati su riviste, antologie ed ezine.
Apichatpong Weerasethakul
Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti
(Spagna, Thailandia, Germania, Uk, Francia, 2010, 90’, col.)
Zio Boonme, arrivato allo stadio terminale di una malattia ai reni, decide di andare a trascorrere i suoi ultimi giorni nella casa in campagna. Con lui alcuni membri della famiglia. All'improvviso però arrivano la moglie morta, sotto forma di fantasma, e il figlio creduto perduto, ormai diventato un uomo scimmia. Sperando di entrare in contatto con le sue vite passate, Boonmee si reca in una grotta nella quale compie un viaggio all'interno di sé stesso e in cui finalmente muore.
Interpreti: T. Saisaymar, J. Pongpas, S. Kaewbuadee, N. Aphaiwonk, G. Kulhong.