DIABOLIK ALLA MOLE
Swissssss. Diabolik entrò in scena, silenzioso come il sibilo del suo pugnale, un grigio inizio di novembre del 1962. L’anno prossimo il “Re del terrore” inventato dalle sorelle Giussani compirà sessant’anni, ma il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha voluto anticipare le celebrazioni in concomitanza con l’uscita dell’attesissimo film Diabolik dei Manetti Bros. con Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea. Senza dimenticare che nel 2021 compie 60 anni anche la Jaguar E-Type, la mitica auto di Diabolik.
Gli occhi del criminale in calzamaglia nera osservano Torino dall’alto della Mole: è l’immagine ideata eccezionalmente da Riccardo Nunziati, disegnatore della casa editrice Astorina, dove hanno lavorato grandi autori e sceneggiatori, tra cui il torinese Sergio Zaniboni e lo storico disegnatore Enzo Facciolo.
Diabolik alla Mole però è una mostra molto particolare, a partire dalla location: il piano d’accoglienza del Museo del Cinema, che apre come nuovo spazio espositivo finora mai utilizzato. Dal 16 dicembre dunque ecco una mostra-evento, un concetto visivo attorno a cui si aggrega ovviamente il cinema, con foto e materiali di scena del nuovo film, ad esempio la ghigliottina apparsa nell’albo numero 3 del fumetto, che ispira la vicenda narrata dai Manetti Bros., e poi materiali inediti della versione diretta da Mario Bava nel 1968 e di quella mai realizzata nel 1965 da Seth Holt con l’attore francese Jean Sorel. Ma c’è dell’altro. La cura di Eva Kant per il design, specchio dello stile di vita moderno nei primi anni ’60, così come la passione per l’arte (Diabolik rubò un quadro per lei, giurandole amore), hanno stimolato il progetto di allestimento, un vero e proprio viaggio dentro le oscurità dei rifugi sotterranei della coppia diabolica con mobili e arredi del tempo, tra cui la lampada Taccia dei Castiglioni e la chaise long Le Corbusier, e opere d’arte dal gusto pop ripensate come un omaggio all’inafferrabile criminale e alla sua complice. Inoltre - accanto a fumetti, tavole e disegni originali, e rarità provenienti dall’archivio della casa editrice Astorina e da collezionisti privati - attraverso le immagini dell’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo, si ricostruisce il clima da cronaca nera delle metropoli del Nord Italia, in quella linea criminale che unisce Torino e Milano attraverso le “imprese” della malavita in quegli coloratissimi e “neri” anni Sessanta.
Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene i testi dei curatori Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema, Luca Beatrice, critico d’arte, Luigi Mascheroni, giornalista de Il Giornale, oltre ai contributi di Mariella Mengozzi, direttore del MAUTO, Mario Gomboli, direttore editoriale di Astorina, Gianni Bono, giornalista e storico del fumetto italiano.
La mostra viene anticipata dallo spettacolo di videomapping dedicato a Diabolik e realizzato in collaborazione con Rai Cinema, che animerà la Mole Antonelliana dal 22 novembre al 16 dicembre 2021.
Nel corso della mostra e sempre in collaborazione con Rai Cinema, nelle salette CineVR del Museo Nazionale del Cinema sarà disponibile in anteprima mondiale il corto “Diabolik VR”, un’esperienza VR360 realizzata sul set del film dei Manetti Bros.