GLI ANNI DELLA DOLCE VITA. Fotografie di Marcello Geppetti e Arturo Zavattini
A cinquant'anni dalla realizzazione del capolavoro di Federico Fellini, il Museo Nazionale del Cinema presenta alla Mole Antonelliana, dal 19 gennaio al 21 marzo 2010, la mostra Gli anni della Dolce Vita. Fotografie di Marcello Geppetti e Arturo Zavattini.
L'evento è realizzato in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti, Parma, ed è a cura di Alberto Barbera per il Museo Nazionale del Cinema e di Massimiliano Di Liberto per Solares Fondazione per le Arti.
La mostra - in tutto oltre 160 immagini di grande formato - rende omaggio al film di Federico Fellini e, nello stesso tempo, ricostruisce il clima della dolce vita romana alla fine degli anni '50, gli stessi che servirono di ispirazione al regista riminese. Autore degli scatti è Marcello Geppetti, un "paparazzo" tra i protagonisti di quella memorabile stagione che vide la trasformazione della capitale, invasa da star e starlette provenienti soprattutto da Hollywood.
Le oltre 140 istantanee sono in larga parte poco conosciute in Italia perché prevalentemente pubblicate da giornali e riviste straniere.
Alle immagini "rubate" da Geppetti per le strade e nei locali notturni romani, si contrappongono le 28 fotografie, scattate nei momenti di pausa del set della "Dolce Vita" di Fellini, dall'operatore Arturo Zavattini, figlio del grande Cesare e operatore alla macchina del film, quasi del tutto inedite perché gelosamente conservate sino ad oggi dal suo autore nel proprio archivio privato.
"Zavattini - ricorda Alberto Barbera nell'introduzione al catalogo della mostra - rubò pudicamente alcune immagini nelle pause del set e il risultato - nella sua voluta e, vorrei dire, ricercata semplicità - è tanto più straordinario in quanto ci rivela istanti insospettati di una lavorazione che molti di noi avrebbero probabilmente immaginato diversa."
La mostra è completata da un catalogo edito dal Museo Nazionale del Cinema, che comprende - oltre a tutte le fotografie in mostra e all'introduzione di Alberto Barbera (Direttore del Museo Nazionale del Cinema) e di Stefano Caselli (Presidente di Solares Fondazione delle arti) - due saggi critici di Tullio Kezich e Rocco Moliterni.