Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo NASCITA DI UNA NAZIONE? Il Risorgimento nel cinema italiano

Cinema Massimo, 26-30 settembre 2011, Sala Tre

In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Museo Nazionale del Cinema presenta dal 26 al 30 settembre 2011, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, la seconda parte della rassegna Nascita di una nazione? Il Risorgimento nel cinema italiano. Ingresso 5.50/4.00/3.00 euro.

La retrospettiva, a cura di Sergio Toffetti, è organizzata dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la Casa del Cinema di Roma e con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale ed è dedicata alla rappresentazione del Risorgimento nel cinema italiano, riproponendo la maggior parte dei film che hanno affrontato la messa in scena degli eventi storici connessi alle vicende dell’epopea risorgimentale. La prima parte della rassegna è stata proposta lo scorso maggio.

Si ringrazia l’Associazione Museo Nazionale del Cinema per il prestito della copia del film La pattuglia sperduta di Piero Nelli, che inaugurerà la rassegna lunedì 26 settembre, alle ore 16.30. Ingresso 5.50/4.00/3.00 euro.

 

Piero Nelli

La pattuglia sperduta

(Italia 1954, 75’, b/n)

Marzo 1849: borghesi, contadini, operai e studenti vanno a ingrossare le file dell'esercito sardo, attestato sulla linea del Ticino. Una pattuglia di otto uomini, comandata dal capitano Salviati, viene tagliata fuori dal grosso delle truppe e abbandonata a se stessa in territorio nemico. Primo film prodotto da Franco Cristaldi per la sua Vides.

Copia ristampata da Associazione Museo Nazionale del Cinema

Sc.: Franco Cristaldi, Yvonne De Begnac, Oscar Navarro, P. Nelli; Fot.: Alfieri Canavero; Int.: Sandro Isola, Giuseppe Aprà, Giorgio Luzzatti.

 

 

PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI

 

 

LUN 26, h. 16.30

Piero Nelli

La pattuglia sperduta

(Italia 1954, 75’, b/n)

Marzo 1849: borghesi, contadini, operai e studenti vanno a ingrossare le file dell'esercito sardo, attestato sulla linea del Ticino. Una pattuglia di otto uomini, comandata dal capitano Salviati, viene tagliata fuori dal grosso delle truppe e abbandonata a se stessa in territorio nemico. Primo film prodotto da Franco Cristaldi per la sua Vides.

Copia ristampata da Associazione Museo Nazionale del Cinema

Sc.: Franco Cristaldi, Yvonne De Begnac, Oscar Navarro, P. Nelli; Fot.: Alfieri Canavero; Int.: Sandro Isola, Giuseppe Aprà, Giorgio Luzzatti.

 

LUN 26, h. 18.00

Roberto Rossellini

Vanina Vanini

(Italia/Francia 1961, 120’, col.)

Roma, 1823. La principessa Vanina Vanini si innamora di Pietro Missirilli, un giovane carbonaro che si è rifugiato in casa sua. Quando l’uomo torna in Romagna per continuare la lotta, Vanina lo segue ma si rende conto che in lui la passione patriottica prevale sui sentimenti d’amore per lei. Girato nelle Marche, il film fu presentato in concorso alla Mostra di Venezia.

Proiezione video

Sc.: Franco Solinas, Diego Fabbri, Antonello Trombadori, Jean Gruault, Monique Lange, R. Rossellini, dal racconto di Stendhal; Fot.: Luciano Trasatti; Int.: Sandra Milo, Laurent Terzieff, Martine Carol.

 

MAR 27, h. 16.30

Carmine Gallone

Casa Ricordi

(Italia/Francia 1954, 110’, col.)

La storia della grande dinastia degli editori musicali Ricordi, che iniziarono la loro attività in epoca napoleonica e che ebbero, tra i loro compositori di punta, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini. Realizzato da Gallone, uno specialista del cinema musicale e di rievocazione storica, il film è un grande affresco dell’Italia ottocentesca, non privo di semplificazioni ma ancora oggi molto godibile.

Copia restaurata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale

Sc.: Age & Scarpelli, Vittorio Novarese, Leo Benvenuti, Luigi Filippo D’Amico, C. Gallone; Fot.: Marco Scarpelli; Int.: Andrea Checchi, Gabriele Ferzetti, Paolo Stoppa.

 

MAR 27, h. 18.30

Ennio Lorenzini

Quanto è bello lu murire acciso

(Italia 1975, 85’, col.)

Amico di Mazzini, Carlo Pisacane nel 1857 parte con 24 compagni da Genova per alimentare una rivoluzione in meridione. Nel tragitto si ferma prima a Ponza, dove libera 323 galeotti, e poi sbarca a Sapri. Senza armi, però, Pisacane con i suoi 300 uomini viene sconfitto a Padula. Il titolo del film è quello di una canzone popolare rielaborata dal musicista napoletano Roberto De Simone.

Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale

Sc.: Stefano Calanchi, Aldo De Jaco, E. Lorenzini, Gianni Toti; Fot.: Gualtiero Manozzi; Int.: Stefano Satta Flores, Giulio Brogi, Angela Goodwin.

 

MER 28, h. 18.15

Antonietta De Lillo

Il resto di niente

(Italia 2004, 103’, col.)

La rivoluzione napoletana del 1799 vista con gli occhi della nobildonna portoghese Eleonora Pimentel Fonseca. Il film sceglie di raccontare le vicende umane e politiche della Napoli di fine Settecento attraverso le poche ore che precedono la morte di Eleonora, mettendo la macchina da presa al centro della sua anima, per registrare dolori, speranze e passioni di un’intera esistenza. Si compone così, attraverso il filo della memoria, il ritratto di una donna moderna, coraggiosa e libera.

Proiezione video

Sc.: Giuseppe Rocca, A. De Lillo, Laura Sabatino, dal romanzo di Enzo Striano; Fot.: Cesare Accetta; Int.: Maria de Medeiros, Rosario Sparno, Raffaele Di Florio.

 

MER 28, h. 20.15

Paolo e Vittorio Taviani

Allonsanfan

(Italia 1974, 115’, col.)

Negli anni della Restaurazione, l’aristocratico lombardo Fulvio Imbriani – ex giacobino ed ex ufficiale napoleonico – viene rilasciato dopo una lunga detenzione nelle carceri austriache in quanto affiliato alla setta dei Fratelli Sublimi. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes nel 1975, è uno dei migliori film dei Taviani e ha il merito di concentrarsi sulla complessa stagione del primo Risorgimento, altrimenti poco trattata dal cinema.

Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale

Sc.: P. e V. Taviani; Fot.: Giuseppe Ruzzolini; Int.: Marcello Mastroianni, Lea Massari, Mimsy Farmer.

 

MER 28, h. 22.30

Pietro Germi

Il brigante di Tacca del Lupo

(Italia 1952, 82’, b/n)

Una compagnia di bersaglieri deve liberare una zona della Basilicata infestata dai briganti, capeggiati dal bandito Raffa Raffa, partigiano dei Borboni. Germi tenta una delle prime interpretazioni critiche del Risorgimento mostrando le conseguenze di quella conquista piemontese, militare e dinastica, che si era impossessata del Sud senza neppure tentare di rinnovarne la società ma anzi abbandonandolo a se stesso e combattendolo quando si era ribellato con il brigantaggio.

Sc.: Federico Fellini, P. Germi, Tullio Pinelli, Fausto Tozzi; Fot.: Leonida Barboni; Int.: Amedeo Nazzari, Saro Urzì, Cosetta Greco.

 

VEN 30, h. 16.00

Pasquale Squitieri

Li chiamarono… briganti!

(Italia 1999, 129’, col.)

Le vicende del brigante lucano Carmine Crocco e della sua banda. “Il film parla della resistenza degli uomini e delle donne del sud Italia contro i Savoia. Alcune scene sono molto forti: carabinieri che stuprano, accordi non rispettati… e sono tutte cose documentate presso l’Archivio di Stato. Nel film ci sono tutte le premesse della situazione italiana odierna” (E. Lo Verso).

Copia conservata dalla Cineteca Lucana

Sc.: P. Squitieri; Fot.: Sergio Melaranci; Int.: Enrico Lo Verso, Claudia Cardinale, Lina Sastri.

 

VEN 30, h. 18.30

Luigi Magni

In nome del Papa Re

(Italia 1977, 105’, col.)

Roma 1867, poco prima della sconfitta di Garibaldi a Mentana. La caserma Serristori viene fatta saltare provocando la morte di 23 zuavi. Vengono arrestati tre giovani rivoluzionari: Gaetano Tognetti, Giuseppe Monti e Cesare Costa. David di Donatello per il miglior film, la miglior sceneggiatura e il miglior attore (Nino Manfredi).

Proiezione video

Sc.: L. Magni; Fot.: Danilo Desideri; Int.: Nino Manfredi, Danilo Mattei, Carmen Scarpitta.