Agenda settimanale degli eventi in Bibliomediateca

Bibliomediateca – Dal 3 al 9 dicembre 2010

- LUNEDI 6 DICEMBRE 2010 – ORE 15.30

Secondo appuntamento della rassegna CRIMINALI DA STRAPAZZO con la proiezione del film Lady Eva di Preston Sturges presentato da Attilio Palmieri.

Nuovo appuntamento in Bibliomediateca, lunedì 6 dicembre 2010, ore 15.30, con la proiezione del film  Lady Eva di Preston Sturges, per la rassegna CRIMINALI DA STRAPAZZO. Ladri, truffatori e gangster nella commedia americana.

Lady Eva è una delle più importanti commedie del cinema hollywoodiano degli anni trenta e quaranta, periodo d’oro per un genere che mai come allora ha trovato un così perfetto equilibrio tra irriverenza, intelligenza e comicità. Preston Sturges racconta magistralmente una storia dal ritmo adrenalinico e dalla fervente carica erotica, sempre nascosta dietro doppi sensi e sottigliezze di scrittura che tengono in ogni occasione il film lontano dalla scure della censura. Un film esilarante dall’inizio alla fine che, come quasi tutte le commedie brillanti di quegli anni non rinuncia a far riflettere.

CRIMINALI DA STRAPAZZO. Ladri, truffatori e gangster nella commedia americana, è la quarta delle rassegne della stagione 2010/2011, realizzate dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e con il collettivo cinematografico Sperduti nel buio del DAMS di Torino.

Lady Eva (USA, 1941, 94’, b/n.)

Jean è una giovane truffatrice professionista che insieme al padre, il colonnello Harrington, è solita viaggiare su transatlantici con l’obiettivo di derubare inconsapevoli persone ricche e ingenue. L’ultima vittima della coppia è Charles, erpetologo ricco e affascinante, appena tornato da un lungo viaggio in Amazzonia e figlio di un famoso magnate della birra. Questa volta però i trucchi non riescono fino in fondo, qualcosa va storto, entrano in gioco i sentimenti: Jean si innamora della propria vittima e non sa come uscirne.

Regia: Preston Sturges; sceneggiatura: Preston Sturges; fotografia: Victor Milner; montaggio: Stuart Gilmore; interpreti: Barbara Stanwyck, Henry Fonda, Charles Coburn.

 

- GIOVEDI 9 DICEMBRE 2010, ORE 16.00

Per SAPERI DI DONNA, proiezione del documentario Noi che siamo ancora vive di Daniele Cini.

Nuovo appuntamento in Bibliomediateca giovedì 9 dicembre 2010 alle ore 16.00 con la proiezione del documentario Noi che siamo ancora vive del regista torinese Daniele Cini.

La proiezione, secondo appuntamento il Bibliomediateca del progetto SAPERI DI DONNA, affronta il doloroso argomento del più grande genocidio della storia argentina e si lega alla presentazione del volume Donne ai tempi dell’oscurità. Voci di detenute politiche nell’Argentina della dittatura militare della scrittrice Norma Victoria Berti tenutasi il 2 dicembre presso la Biblioteca Italo Calvino.

Un ringraziamento particolare è dovuto alle autrici e alle relatrici che, attraverso il loro impegno in associazioni di donne, gruppi o comitati, offrono gratuitamente in questa occasione il loro sapere e all’Associazione Documè che, nonostante le gravi difficoltà, ci offre la proiezione di alcuni tra i più importanti documentari raccolti in un percorso durato anni e che costituiscono uno dei patrimoni più preziosi della nostra Città.

SAPERI DI DONNA è un ciclo di incontri e proiezioni – che promuove la cultura del rispetto, della parità e delle pari opportunità tra uomo e donna, attraverso una rete di incontri in diverse biblioteche del territorio – realizzato in collaborazione con Città di Torino- settore Pari Opportunità e Politiche di Genere, Biblioteche Civiche Torinesi, Settore Disabili -Servizio Passepartout, Fondazione Torino Musei- Borgo Medievale, Associazione Documé, Fondazione Teatro Nuovo Torino -Liceo Teatro Nuovo. Con il patrocinio delle Circoscrizioni 1,3,7 e 8.

Per ulteriori informazioni: www.irma-torino.it/it, www.comune.torino.it/cultura/biblioteche.

 

Noi che siamo ancora vive (Italia, 2009, 82’, col., v.o. sott. ita.)

Il documentario narra la storia di donne di tre generazioni – madri di desaparecidos, detenute sopravvissute, figlie nate durante la prigionia – raccontata attraverso le loro testimonianze durante il processo, svoltosi a Roma tra il 2006 e il 2007, per il sequestro e l’uccisione di cittadini di nazionalità italiana scomparsi all’epoca della dittatura militare argentina degli anni Settanta. La sentenza del 14 marzo 2007 condannerà i capi dell’organizzazione all’ergastolo.

Il processo riguarda forse il più terribile dei luoghi di morte di quel periodo: l’ESMA, la scuola meccanica della Marina militare, dove cinquemila giovani vennero torturati, uccisi, fatti sparire, gettati dagli aerei in mare aperto o nel Rio de La Plata. Meno di 200 persone sopravvissero a quell’orrore.

Il documentario, oltre a riprendere le tappe del Giudizio penale indaga sugli aspetti psicologici della vicenda, in particolare sullo strazio delle madri che hanno sperato fino in fondo di rivedere almeno i corpi dei loro figli, sul vincolo di solidarietà nato fra chi ha avuto un destino simile, ma anche sull’angoscia dei sopravvissuti e il trauma dei figli quando scoprono che i loro presunti padri sono gli assassini dei loro genitori biologici.

Il filo conduttore è rappresentato dalle vicende degli italiani sequestrati e scomparsi: Angela Aieta, madre coraggio nata in Calabria, l’imprenditore veneto Giovanni Pegoraro, risucchiato per caso nell’incubo destinato alla figlia ventenne Susana Pegoraro.

Attraverso le testimoni, viene proposta una visione rievocativa dell’evento. In quasi tutti gli interventi vengono sottolineati i nomi di queste donne (Norma, Manù, Estela, Marta), in contrapposizione al numero che, all’ESMA, lo sostituiva tentando di annientarne l’identità.

La regia attenta di Daniele Cini, immedesimato con la battaglia delle donne sopravvissute alla dittatura militare argentina degli anni Settanta, si articola su diversi piani narrativi: le riprese del processo di Roma, le interviste fuori dall’aula a Roma e in Argentina, i materiali di repertorio che presentano uno spaccato sull’Argentina dell’epoca, ma soprattutto momenti di vita colti durante questo evento, disperati, di speranza e di amore per la vita.

Regia: Daniele Cini

 

Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità