Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo
- VENERDI’ 17 GIUGNO, ORE 20.30 – SALA TRE
Per CROSSROADS, Franco Maresco presenta al pubblico il suo documentario dedicato a Tony Scott.
Il Museo Nazionale del Cinema presenta venerdì 17 giugno 2011 alle ore 20.30 nella sala Tre del Cinema Massimo la proiezione del film Io sono Tony Scott - Ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz di Franco Maresco. Prima della proiezione incontro con il regista. Ingresso euro 5,50/4,00/3,00.
Anthony Joseph Sciacca è stato un nome fondamentale per il mondo del jazz. Di chiare origini italiane, Sciacca (che poi scelse il nome d’arte di Tony Scott) è stato un innovatore e ha suonato con i più grandi jazzisti di tutti i tempi, da Charlie Parker a Sarah Vaughan, da Dizzie Gillespie a Duke Ellington. Dopo aver girato tutto il mondo alla ricerca di nuovi stimoli, Tony si ritirò in Italia dove però fu presto dimenticato e relegato a suonare in feste di paese e a presenziare in squallide comparsate televisive. La sua epopea è raccontata da Franco Maresco nel documentario Io sono Tony Scott - Ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz cui ha lavorato con estrema dedizione per oltre tre anni. Con il suo clarinetto Scott è riuscito a rivoluzionare la statura di quel particolare strumento, spesso considerato ai margini del jazz, facendolo diventare, invece, protagonista di quel mondo fumoso e vitale dei locali dell’East Coast. Maresco riporta l’attenzione sul personaggio, raccontando anche il dolore che ha attraversato la sua vita. Tony Scott era un inguaribile anarchico. Il suo corpo si muoveva assieme alla musica e lo scorrere delle emozioni vibrava sulle note del clarinetto. Ma la sua storia è triste.
Franco Maresco
Io sono Tony Scott - Ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz
(Italia 2010, 128’, col.)
Negli anni Quaranta un bianco che si fa accettare dalla comunità nera dei jazzisti era un fatto raro, se non impossibile. Il miracolo dell’integrazione razziale, documentato da video e immagini (tra cui una famosa fotografia con “Bird” e “Lady Day”) avviene attraverso le note musicali. Dalle interviste dei compagni esce il ritratto di un uomo egocentrico e stravagante, caratterialmente diverso dai colleghi più ‘seri’, studiosi e tecnicamente ineccepibili.
- DA MARTEDI’ 21 A SABATO 25 GIUGNO – SALA TRE
Al Museo Nazionale del Cinema per la rassegna Festival dei Disperati. Carta Bianca a Guido Ceronetti il grande regista incontra il pubblico in sala e introduce la proiezione di Dies irae di Carl Theodor Dreyer.
Il Museo Nazionale del Cinema, presenta, in occasione del Festival dei Disperati, una rassegna di undici film tra cinema e disperazione, dal titolo Carta bianca a Guido Ceronetti, al Cinema Massimo dal 21 al 25 giugno 2011. I film sono stati scelti direttamente dal Maestro Ceronetti.
La retrospettiva sarà inaugurata martedì 21 giugno 2011, alle ore 20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con un incontro con Guido Ceronetti che dialogherà con il pubblico e presenterà la proiezione di Dies irae di Carl Theodor Dreyer. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.
Il Festival dei Disperati, ideato dal Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, è un progetto realizzato da Museo Nazionale del Cinema, Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Festival delle Colline Torinesi. Organizzazione Marina Ferla, Eleni Molos.
Carl Theodor Dreye
Dies irae (Vredens dag)
(Danimarca 1943, 105’, b/n, v.o. sott.it.)
Danimarca, 1632. Anna è sposata con il pastore Pedersson ma finisce per innamorarsi di Martin, il figlio che lui ha avuto dalla prima moglie. L’uomo scopre la verità e muore. Anna, accusata di stregoneria, viene abbandonata anche da Martin. Straordinaria condanna dell’intolleranza e della superstizione, il film si ispira ad un fatto realmente accaduto in Norvegia. L’atmosfera cupa e soffocante rispecchia perfettamente il clima politico della Danimarca occupata dai nazisti.
Sc.: C.Th. Dreyer, Poul Knudsen, Mogens Skot-Hansen, da un dramma di Hans Wiers-Jenssens; Fot.: Carl Andersson; Int.: Preben Lerdorff Rye, Lisbeth Movin, Thorkild Roose.
Inoltre, sabato 25 giugno, alle ore 16,00, al Cinema Massimo, sala Tre, si terrà un incontro, con la partecipazione straordinaria del grande architetto Mario Botta, sul tema sorprendente di Architettura e Spazi di Disperazione con proiezione di diapositive. Mario Botta commenterà insieme al pubblico le immagini dell’Eur che compaiono nel film di Michelangelo Antonioni L’Eclisse. Ingresso libero.