Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo AMERICAN STORIES. Il cinema di Martin Scorsese
Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al cinema di Martin Scorsese – regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense di origini italiane – con una vasta retrospettiva dal titolo American Stories. Il cinema di Martin Scorsese.
La rassegna, al Cinema Massimo dal 7 al 31 gennaio 2011, comprende esclusivamente i film ambientati negli Stati Uniti secondo un percorso storico che racconta l’America dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri.
Considerato uno dei più grandi registi della storia del cinema, oltreché uno dei maggiori esponenti della New Hollywood, non esiste premio che Martin Scorsese non abbia vinto, a partire dalla Palma d’Oro per Taxi Driver nel ‘76, passando per l’Oscar, il David di Donatello e il Golden Globe, il Leone d’Oro alla carriera nel 1995 fino all’ultimo Golden Globe alla carriera nel gennaio del 2010. E non esiste città di cinema che non gli abbia reso omaggio. Il regista newyorkese si distinse, all’inizio della sua carriera, per l’abilità con la quale riusciva a colpire lo spettatore, attraverso una filmografia eccezionale nel senso più intrinseco del termine. Un cinema fatto di solitudini, ossessioni, lacerazioni, di tragedie e tribalità, tanto nelle figure dei suoi personaggi delinquenti e spacconi quanto nella rappresentazione della classe dirigente benpensante. Autore di numerosi capolavori, Scorsese è considerato oggi il più grande regista contemporaneo, prediletto dalla critica e dal pubblico.
La retrospettiva sarà inaugurata il 7 gennaio 2010, alle ore 20.00, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film L’età dell’innocenza, vincitore del Premio Oscar per i migliori costumi nel 1994, nella copia proveniente da Park Circus. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.
Martin Scorsese
L’età dell’innocenza / The Age of Innocence ( Usa 1993, 139’, col., v.o. sott. it.)
Copia proveniente da Park Circus
“Il più violento dei miei film” ha dichiarato Martin Scorsese parlando di L’età dell’innocenza, storia crudele e fragile al tempo stesso. Newland Archer, giovane avvocato di New York, è fidanzato con la bella May Welland ma è attratto dalla cugina di lei, Ellen Olenska, sposata in Europa, separata, e tornata in patria. Avrebbero ogni ragione per amarsi, ma la buona società non accetta la condizione di donna sola di Ellen, il cerchio della convenzione si stringe, le “famiglie” riaffermano l’ordine crudele durante una grande cena del clan. I titoli di testa tra i più belli della storia del cinema firmati da Elaine e Saul Bass.
Sc.: M. Scorsese, Jay Cocks, dal romanzo di Edith Wharton; Fot.: Michael Ballhaus; Int.: Michelle Pfeiffer, Winona Ryder, Daniel Day-Lewis.