Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo Hollywood Party. Retrospettiva Blake Edwards – I parte
Il Museo Nazionale del Cinema dedica a Blake Edwards - regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense - un’ampia rassegna dal titolo HOLLYWOOD PARTY. Retrospettiva Blake Edwards. L’omaggio al regista è un progetto del Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la Cineteca di Bologna. La seconda parte della retrospettiva si svolgerà da venerdì 18 a martedì 22 novembre.
Un grande autore di commedie, un vero e proprio “scienziato dell'allegria”, come l'ha definito Roberto Benigni, l'ultimo attore che ha lavorato con lui. Nato nel 1922, Blake Edwards, pseudonimo di William Blake McEdwards, è considerato uno dei grandi maestri della commedia, nonostante si sia cimentato con i generi più disparati, dal dramma al musical e dal poliziesco al western. La sua prima regia, Quando la ragazza è bella del 1955, segna già il suo destino di esperto del genere, confermato in seguito dal kolossal comico Operazione sottoveste del 1959. Ma è nel 1961, quando adatta per il grande schermo il romanzo di Truman Capote, Colazione da Tiffany, che entra definitivamente nell'Olimpo hollywoodiano, anche grazie all'interpretazione indimenticabile di Audrey Hepburn. Un successo dopo l’altro nella carriera del cineasta statunitense, che nel 1963 debutta con una delle serie più esilaranti e longeve della storia del cinema, Pantera Rosa, con Peter Sellers nei panni dello stravagante ispettore Clouseau, a caccia del ladro di gioielli interpretato da David Niven. Non solo Clouseau, però. Dalla fine degli anni ’60 in poi sono tante le sue pellicole che lasciano il segno. La più importante è forse Hollywood Party del 1968, ancora con Sellers, uno delle sue opere più geniali ed originali. Da segnalare anche un dramma come I giorni del vino e delle rose del 1962, con Jack Lemmon e Lee Remick alle prese con il problema dell'alcolismo, S.O.B. del 1981, l'esilarante commedia Victor Victoria del 1982, per la quale ha ottenuto una nomination agli Oscar nel 1983, Micki & Maude del 1984 e Così è la vita del 1986. Nel 2004 l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences gli consegna l'Oscar alla carriera. Sei anni più tardi, all’età di 88 anni, Edwards muore, lasciando un’impronta indelebile nella storia del cinema.
La prima parte della rassegna sarà inaugurata mercoledì 5 ottobre 2011, alle ore 20.15, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, con la proiezione del film La pantera rosa, pellicola cult degli anni ’60. Ingresso 5,50/4,00/3,00 euro.
La pantera rosa (The Pink Panther)
(Usa 1963, 115’, col., v.o. sott.it.)
Dopo aver ricevuto dal padre scià un’enorme diamante, noto con il nome di Pantera, una giovane lascia il paese per fuggire ai ribelli che hanno preso il controllo del paese. La ritroviamo qualche anno dopo a Cortina d’Ampezzo, alle prese con sir Charles Lytton, intenzionato a rubarle la preziosa pietra. A seguirli l’Ispettore Clouseau, ufficiale della polizia francese e celebre combina guai. Primo dei nove film diretti da Edwards e dedicati alle avventure del prezioso diamante, per cui fu creato anche il personaggio animato dei titoli di testa.
Copia proveniente da Classic Films.
Sc.: B. Edwards, Maurice Richlin; Fot.: Philip Lathrop; Int.: Peter Sellers, David Niven, Claudia Cardinale.
Hollywood Party. Retrospettiva Blake Edwards
di Adelina Preziosi
Dire Blake Edwards è chiamare alla mente, prima ancora che il “dionisiaco” Hollywood Party o lo sconsolato Colazione da Tiffany, o il lacerante I giorni del vino e delle rose, La pantera rosa. I leggendari titoli animati. Il “Pink Panther Theme” di Henry Mancini. L’Ispettore della Sûreté Jacques Clouseau. Peter Sellers. Colore fortunato, il rosa, che già quattro anni prima, nel 1959, venne usato per riverniciare il sottomarino Sea Tiger restaurato dopo un bombardamento, e fece impazzire il box office. Se Operazione sottoveste, titolo fedele all’originale e che trova spiegazione nella manovra che salverà il sommergibile, si ricorda, con nostalgia per l’inedito duo Cary Grant-Tony Curtis a sua volta impegnato a ‘guardarsi indietro’ a guerra finita, come una piccola perla della satira antimilitarista, l’identificazione tra il regista-padre del complicato intrigo, delle gag da manuale, e soprattutto del più insensato, candido e disperatamente umano dei funzionari di polizia, è immediata e probabilmente universale. Peter Sellers non si limita a prestare la maschera al personaggio, di cui il Bakshi del capolavoro Hollywood Party è una miracolosa filiazione, ma gli infonde la sua controversa personalità mettendo a nudo nel contempo le corde segrete dell’uomo regista in una sfida di raro perfezionismo che prosegue anche quando il rapporto tra i due si guasta senza rimedio.
Mentre Jack Lemmon si candida ad alter ego di Edwards con soli tre film e senza traumi evidenti fino a riceverne l’investitura in Così è la vita, la presenza di Peter Sellers si insinua più subdolamente nel periodo felice come in quello di crisi del regista fino ad assecondare, nei sequel ‘dell’esilio’ in Gran Bretagna, sia l’involversi delle storie in una sorta di sindrome persecutoria sia il proliferare su se stesso di un cinema che si nutre (coraggiosamente) sempre più solo di cinema.
Un impasto dal retrogusto amaro di malinconia, eleganza, timidezza triturato e rimescolato dall’implacabile e seducente macchina della scrittura e dall’aurea sofisticata nella perfezione della messa in scena: Blake Edwards non si svela attraverso il suo cinema, ma ‘è’ il suo cinema.
Specchio del doppio livello di percezione del reale, angoscioso al limite della tragedia nella sua essenza e irrefrenabilmente comico nei dettagli, e della esatta consapevolezza del controllo/distanziamento che i meccanismi finzionali, quelli ereditati dall’età d’oro di Hollywood e dai comici delle origini, manipolabili all’infinito, esercitano su storie e personaggi. Blake Edwards, che quel cinema ce l’ha nel sangue, non può che omaggiarlo (lo farà in forma diretta col crepuscolare Intrigo a Hollywood) così come non può che fare oggetto di graffiante ironia il sistema hollywoodiano che, salvo riservargli tardivi riconoscimenti, lo mette al bando. Di pari passo col culto della slapstick, il dramma, il poliziesco e persino il western e la spy story, e il ritratto familiare che ha l’intensità della confessione. Ben più vasto e inclusivo il campo d’azione della commedia che in mano a Blake Edwards è più un mega-filtro, una lente biconvessa sui generi che un genere essa stessa.
Ed ecco che il percorso, o meglio la scorribanda artistica del regista di Tulsa porta nell’istintualità delle scelte i crismi di un tracciato esistenziale e il mitico sodalizio con Henry Mancini dal ‘57 e con la moglie a partire dallo sfortunato Operazione Crêpes Suzette, denuncia il bisogno di completarsi ma anche di instaurare un dialogo in codice con se stesso e col pubblico. Molti, specie in Francia Spagna e Italia, hanno amato Blake Edwards a oltranza. Anche il cineasta un po’ al margine di Un bel pasticcio o del dopo-Così è la vita, sempre meno interessato alla mimesi e sul punto di smarrire anche quello che ebbe a definire il “controllo della verità drammaturgica”. Quando, non a caso assente dai cast la sempre rassicurante Julie Andrews, i suoi film diventano appuntamenti al buio tra i vizi dell’umanità e le virtù (professionali) di sceneggiatori e attori, il nostro Benigni chiude la serie, che amano il rischio.
Hollywood Party. Retrospettiva Blake Edwards
CALENDARIO DELLE PROIEZIONI
MER 5, h. 20.15, VEN 7, h. 16.00
La pantera rosa (The Pink Panther)
(Usa 1963, 115’, col., v.o. sott.it.)
Dopo aver ricevuto dal padre scià un’enorme diamante, noto con il nome di Pantera, una giovane lascia il paese per fuggire ai ribelli che hanno preso il controllo del paese. La ritroviamo qualche anno dopo a Cortina d’Ampezzo, alle prese con sir Charles Lytton, intenzionato a rubarle la preziosa pietra. A seguirli l’Ispettore Clouseau, ufficiale della polizia francese e celebre combina guai. Primo dei nove film diretti da Edwards e dedicati alle avventure del prezioso diamante, per cui fu creato anche il personaggio animato dei titoli di testa.
Copia proveniente da Classic Films.
Sc.: B. Edwards, Maurice Richlin; Fot.: Philip Lathrop; Int.: Peter Sellers, David Niven, Claudia Cardinale.
MER 5, h. 22.30, VEN 7, h. 18.15
Uno sparo nel buio (A Shot in the Dark)
(Usa/Gb 1964, 102’, col., v.o. sott.it.)
Una cameriera è accusata dell’omicidio del suo amante; l’ispettore Clouseau, che non crede alla sua colpevolezza, indaga combinando molti guai ma dimostra di avere ragione. Secondo film della serie, anche se ispirato alla commedia Idiota di Marcel Achard. Il primo film della serie in cui Clouseau è il protagonista indiscusso. Compaiono qui anche i personaggi dell’ispettore capo Dreyfus e del maggiordomo e allenatore di lotta giapponese Cato.
Copia proveniente da Théâtre du Temple.
Sc.: B. Edwards, William Peter Blatty; Fot.: Christopher Challis; Int.: Peter Sellers, Elke Sommer, George Sanders.
VEN 7, h. 20.15, SAB 8, h. 18.00
Operazione sottoveste (Operation Petticoat)
(Usa 1959, 124’, col., v.o. sott.it.)
Danneggiato da un bombardamento, rabberciato e riverniciato di rosa, costretto a imbarcare un gruppo eterogeneo di donne ufficiali, bambini filippini e capre, un sommergibile della marina degli Stati Uniti cerca di raggiungere una base al largo delle Filippine. Commedia irriverente e gustosa, con vibranti stoccate antimilitaristiche. Cary Grant e Tony Curtis sono eleganti, spiritosi e impeccabili come sempre. La sceneggiatura fu candidata all’Oscar.
Copia proveniente da Universal Pictures.
Sc.: Stanley Shapiro, Maurice Richlin; Fot.: Russell Harlan; Int.: Cary Grant, Tony Curtis, Joan O’Brien.
VEN 7, h. 22.30, SAB 8, h. 15.30
Victor Victoria
(Usa/Gran Bretagna 1982, 132’, col., v.o. sott.it.)
Nella Parigi del 1934, una cantante disoccupata finge di essere un conte polacco omosessuale che di mestiere si traveste da donna e ottiene un enorme successo. Film in perfetto equilibrio tra farsa e sentimento, tra umorismo e comicità, un bell’omaggio alle commedie degli anni Quaranta e Cinquanta. Ottenne sette nomination e un solo Oscar per la miglior canzone scritta da Henry Mancini, fedele collaboratore di Edwards. Remake di Viktor und Victoria diretto nel 1933 da Rheinhold Schünzel.
Copia proveniente da British Film Institute.
Sc.: B. Edwards; Fot.: Dick Bush; Int.: Julie Andrews, Robert Preston, Lesley Ann Warren.
SAB 8, h. 20.20, DOM 9, h. 15.45
Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany)
(Usa 1961, 115’, col., v.o. sott.it.)
Holly vive a New York e frequenta artisti, ricchi e malviventi. Paul è un giovane scrittore protetto da un’amante più anziana di lui. Vivono nello stesso palazzo e diventano amici. La ragazza, che mira a sposare un miliardario, passa da una festa all’altra e, al mattino, quando torna a casa, fa colazione davanti alle vetrine di Tiffany. Un classico intramontabile della storia del cinema che compie cinquant’anni restando uno dei film più amati di tutti i tempi.
Proiezione digitale HD.
Sc.: George Axelrod; Fot.: Franz F. Planner; Int.: Audrey Hepburn, George Peppard, Patricia Neal.
SAB 8, h. 22.30, DOM 9, h. 18.00
Micki & Maude (Micki + Maude)
(Usa 1984, 118’, col.)
Un giornalista televisivo, trascurato dalla moglie avvocato in carriera, si innamora di una violoncellista che resta incinta. Quando decide di divorziare scopre che anche la moglie aspetta un bambino. Comincia, così, per Bob una vita assillante e di spaventose fatiche: diviso tra due donne che sente di amare e costretto a non rinunciare al suo lavoro, ma sopraffatto dai sotterfugi. Commedia pungente tutta giocata sul tema dell’inversione dei ruoli tra uomo e donna.
Sc.: Jonathan Reynolds; Fot.: Harry Stradling Jr.; Int.: Dudley Moore, Amy Irving, Ann Reinking.
DOM 9, h. 20.15, LUN 10, h. 16.00
I giorni del vino e delle rose (Days of Wine and Roses)
(Usa 1962, 117’, b/n, v.o. sott.it.)
Joe Clay e Kirsten Arnesent lavorano nella stessa ditta e si sposano. Spinta dal marito, accanito bevitore, anche Kirsten inizia a bere ma, quando nasce la figlia, di comune accordo decidono di smettere con l’alcool. Joe, aiutato dagli Alcolisti Anonimi, ci riesce, ma lo stesso non accade con Kirsten. Dopo molte commedie Edwards si dedica ad un dramma lirico, delicato e cupo al tempo stesso, che sfugge al lieto fine senza, però, accennare alla tragedia.
Copia proveniente da Classic Films
Ss.: James Pinckney Miller; Fot.: Philip H. Lathrop; Int.: Jack Lemmon, Lee Remick, Charles Bickford.
DOM 9, h. 22.30, LUN 10, h. 18.15
Così è la vita (That’s Life!)
(Usa 1986, 102’, col.)
Alla vigilia della festa per il sessantesimo compleanno di Harvey, architetto di successo ma insoddisfatto, ipocondriaco e nevrotico, sua moglie Gillian, nota cantante e pilastro della famiglia, si sottopone a un esame per scoprire se il suo tumore sia benigno o maligno. Elegante ma anche graffiante, il film è stato girato nella casa di Edwards e della moglie Julie Andrews. Tra gli attori compaiono anche il figlio di Lemmon e la figlia del regista.
Sc.: Milton Wexler, B. Edwards; Fot.: Anthony B. Richmond; Int.: Jack Lemmon, Julie Andrews, Jennifer Edwards.
MAR 11, h. 16.30, LUN 24, h. 16.30
La pantera rosa colpisce ancora (The return of the Pink Panther)
(Gran Bretagna 1975, 113’, col.)
La sacra reliquia del popolo dei Lugash, il diamante chiamato ‘La pantera rosa’, continua ad attirare le attenzioni dei più scaltri ladri del mondo e a catalizzare gli sforzi dell’ineffabile ispettore Clouseau. Quando la gemma sparisce, il catastrofico ispettore punta le sue attenzioni sul celebre “Phantom”: ladro gentiluomo che ha abbandonato la “professione” e vive oziando in Costa Azzurra. Film cinefilo disseminato di riferimenti a Hitchcock, Chabrol e Casablanca.
Sc.: Frank Waldman, B. Edwards; Fot.: Geoffrey Unsworth; Int.: Peter Sellers, Christopher Plummer, Catherine Schell.
MAR 11, h. 18.30, LUN 24, h. 18.30
La pantera rosa sfida l’ispettore Clouseau (The Pink Panther Strikes Again)
(Usa/Gran Bretagna 1976, 103’, col., v.o. sott. it.)
L’ex ispettore capo Charles Dreyfus sta per essere dimesso dal manicomio, dove era stato ricoverato tre anni prima, impazzito per colpa dell’ispettore Clouseau. Ma una visita inattesa di Clouseau, ora ispettore capo al suo posto, lo fa impazzire di nuovo. Nuovamente ricoverato, Dreyfus fugge dal manicomio e tenta di ucciderlo fondando addirittura un’organizzazione criminale a questo scopo. Non accreditato, Omar Sharif compare nella parte del killer egiziano.
Copia proveniente da Park Circus
Sc.: B. Edwards, Frank Waldman; Fot.: Harry Waxman; Int.: Peter Sellers, Herbert Lom, Lesley-Anne Down.
MAR 25, h. 15.30, MER 26, h. 19.45
La grande corsa (The Great Race)
(Usa 1965, 160’, col.)
Nel 1908 viene indetta una gara automobilistica di 22.000 miglia da New York a Parigi. Il diabolico Professor Fate con il suo aiutante Carmelo cercano di vincere a tutti i costi la gara ricorrendo a trucchi e sabotaggi delle vetture avversarie. L’unico equipaggio concorrente che rimane in gara riuscendo a sfuggire ai tranelli di Fate è quello formato dal Grande Leslie, il suo meccanico Ezechiele e Maggie DuBois, una giornalista che si è unita a loro dopo avere perso la propria vettura.
Sc.: Arthur A. Ross; Fot.: Russell Harlan; Int.: Jack Lemmon, Tony Curtis, Natalie Wood.
MAR 25, h. 18.30, MER 26, h. 22.30
Un bel pasticcio! (A Fine Mess)
(Usa 1986, 90’, col.)
All’interno di un ippodromo, Spence Holden, attore donnaiolo e imbroglione, si imbatte in due teppisti che stanno drogando un cavallo da corsa. Pensando di poterci guadagnare qualcosa, cerca di farsi coinvolgere nell’affare, ma senza neppure accorgersene si ritrova a cercare di seminare la polizia, la mafia e il marito gangster di una bomba sexy. Un film comico che corre veloce, a suon di battute e corse di cavalli.
Sc.: B. Edwards; Fot.: Henry Strandling Jr.; Int.: Ted Danson, Howie Mandel, Richard Mulligan.
VEN 28, h. 16.15, SAB 29, h. 18.15
Papà, ma che cosa hai fatto in Guerra? (What DidYou Do in the War, Daddy?)
(Usa 1966, 116’, col., v.o. sott.it.)
Ad alcuni militari americani è stato ordinato di occupare un villaggio in Sicilia. I militari italiani accettano la resa a patto di poter organizzare e celebrare la festa del vino già programmata. Alla fine intervengono i tedeschi, ma poi finiscono tutti a far baldoria. Scoordinato carosello di americani incompetenti, fascisti bulletti, tedeschi ottusi, comunisti deliranti, tutti impegnati a giocare al gioco assurdo della guerra.
Copia proveniente da Classic Films.
Sc.: William Peter Blatty, Fot.: P. H. Lathrop; Int.: James Coburn, Giovanna Ralli, Sergio Fantoni.
VEN 28, h. 18.30, SAB 29, h. 16.00
S.O.B.
(Usa 1981, 122’, col., v.o. sott.it.)
Il produttore Felix Farmer si trova a dover affrontare il suo primo fiasco al botteghino: un musical per bambini interpretato da sua moglie, la diva Sally Miles. Uno dei film più autobiografici del regista americano e una delle più belle commedie nere degli anni Ottanta. Raffinata la sceneggiatura, precisa e ricchissima di invenzioni comiche, sostenuta da un dialogo scoppiettante e da un’ottima squadra di attori.
Copia proveniente da British Film Institute.
Sc.: B. Edwards; Fot.: Harry Stradling; Int.: William Holden, Julie Andrews, Marisa Berenson.
SAB 29, h. 20.30, LUN 31, h. 16.30
Peter Gunn: 24 ore per l’assassino (Gunn)
(Usa 1967, 94’, col., v.o. sott.it.)
Daisy Jane, proprietaria di un bordello di lusso, incarica l’investigatore privato Peter Gunn di provare che Nick Fusco è il responsabile della morte violenta di Julio Scarlotti, suo socio in affari loschi, ma il gangster, che è innocente, cattura Gunn e gli impone di trovare entro 24 ore il vero colpevole. Ispirato ai personaggi della serie TV omonima diretta dallo stesso Edwards, andata in onda dal 1958 al 1961.
Copia proveniente da Classics Films.
Sc.: W. P. Blatty; Fot.: P. H. Lathrop; Int.: Craig Stevens, Laura Devon, Edward Asner.
SAB 29, h. 22.15, LUN 31, h. 18.30
Nei panni di una bionda (Switch)
(Usa 1991, 103’, col.)
Ucciso da tre ex amanti esasperate, un pubblicitario, impenitente seduttore e maschilista, riceve da Dio una seconda possibilità: può tornare in questo mondo e, se avrà trovato una donna che lo ami, andrà in paradiso. La beffa è che viene rimandato con il corpo di una donna e la stessa mentalità di prima. Ancora una commedia pungente sui rapporti uomo-donna, elegante nella scrittura e pregevole nel ritmo instancabile e preciso della battuta.
Sc.: B. Edwards; Fot.: Dick Bush; Int.: Ellen Barkin, Perry King, Jimmy Smits.
DOM 30, h. 20.30, VEN 18 NOV, h. 16.30
La vendetta della pantera rosa (Revenge of the Pink Panther)
(Usa/Gran Bretagna 1978, 99’, col., v.o. sott.it.)
Dopo un agguato mafioso, l’ispettore Clouseau viene dato per morto ma quando si fa vivo con Dreyfuss viene scambiato per un fantasma. Con i suoi travestimenti riuscirà ugualmente a mettere nei guai i criminali. Quinto capitolo della serie e l’ultimo interpretato da Peter Sellers, che morirà nel 1980. I titoli di testa sono opera della DePatie-Freleng Enterprises, coinvolti fin da subito nel progetto.
Copia proveniente da Park Circus.
Sc.: Ron Clark, Frank Waldman, B. Edwards; Fot.: Ernest Day; Int.: Peter Sellers, Herbert Lom, Burt Kwook.
DOM 30, h. 22.30, VEN 18 NON, h. 18.30
Sulle orme della pantera rosa (Trail of the Pink Panther)
(Usa/Gran Bretagna 1982, 96’, col., v.o. sott.it.)
Alla ricerca del famoso diamante ‘Pink Panter’, l’ispettore Clouseau scompare misteriosamente in un volo aereo. Una giornalista si mette sulle sue tracce ma non lo troverà. Sellers morì il 24 luglio 1980, a 54 anni. Per mettere insieme questo sesto episodio, Edwards recuperò sette sequenze scartate dai film precedenti con le quali mise insieme i primi quaranta minuti del film. Poi, fatto sparire Clouseau, diede il via all’indagine, alternando materiale nuovo con vecchi spezzoni.
Copia proveniente da Park Circus.
Sc.: F. Waldman, Tom Waldman, B. Edwards, Geoffrey Edwards. Fot.: Dick Bush; Int.: David Niven, Peter Sellers, Richard Mulligan.
LUN 31, h. 20.30, MAR 1 NOV, h. 16.30
Hollywood Party (The Party)
(Usa 1968, 99’, col.)
Hrundi V. Bakshi, un attore indiano che fa la comparsa a Hollywood in un film in costume, rovina le riprese a causa della propria goffaggine. Il regista telefona quindi al produttore per far cacciare Bakshi dagli studios ma questi, per errore, lo inserisce nella lista degli invitati al party nella sua villa. Durante la festa si susseguono le situazioni più strane, con esilaranti gag che coinvolgono Bakshi, gli invitati e il personale di servizio. Uno dei film comici più esilaranti e geniali dell’intera storia del cinema.
Copia digitale 2K proveniente da Nexo Digital.
Sc.: B. Edwards, Tom Waldman, Frank Waldman; Fot.: Lucien Ballard; Int.: Peter Sellers, Claudine Longet, Jean Carson.
LUN 31, h. 22.30, MAR 1 Nov. h. 18.30
Intrigo a Hollywood (Sunset)
(Usa 1988, 102’, col.)
Hollywood, 1928: durante un party alquanto vivace una ragazza viene assassinata. Un concorso di circostanze spinge Tom Mix , divo dei western muti, e Wyatt Earp, il celebre Frontier Marshal dell’O.K. Corral, a svolgere le indagini. Paradossale e godibile storia ambientata dentro e fuori la finzione, dove uno sceriffo/pistolero indaga con un attore/sceriffo. Leggero, spensierato e sottilmente malinconico.
Sc.: B. Edwards; Fot.: Harry Stradling Jr.; Int.: Bruce Willis, James Garner, Malcolm McDowell.