Il Museo Nazionale del Cinema presenta Il Cinema ritrovato al Cinema.
Il Museo Nazionale del Cinema propone, dal 1 al 14 luglio 2014 al Cinema Massimo, la proiezione di alcuni dei film più amati dal pubblico nel corso dell’anno, inseriti nel ciclo Il Cinema Ritrovato al Cinema e riproposti in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.
Il Cinema Ritrovato al Cinema - Classici restaurati in prima visione è un progetto realizzato dalla Cineteca del Comune di Bologna, - in collaborazione con Circuito Cinema – che ha visto la distribuzione, per la stagione 2013-2014 su tutto il territorio nazionale, di un classico restaurato al mese.
I film che sono stati presentati – sempre in versione originale con sottotitoli – sono stati tutti oggetto di un accurato restauro con tecnologia digitale, che li ha riportati a uno splendore e a una nitidezza visiva mai raggiunti prima.
La rassegna sarà inaugurata martedì 1 luglio 2014 alle ore 16.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo con la proiezione del film Ninotchka di Ernst Lubitsch. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.
Il Cinema Ritrovato al Cinema
CALENDARIO DELLE PROIEZIONI
Mar 1, h. 16.30/Sab 5, h. 18.30
Ernst Lubitsch
Ninotchka
(Usa 1939, 110’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)
Mosca invia a Parigi tre agenti per vendere i gioielli della granduchessa Swana, confiscati dai rivoluzionari. Gli uomini vanno in giro per locali con un aristocratico e finiscono per perdere di vista l’obiettivo della missione. Dall’Unione Sovietica arriva allora Ninotchka, un’inflessibile ispettrice. Capolavoro assoluto di Lubitsch, sceneggiato da Billy Wilder e interpretato da una Greta Garbo alle prese con la sua prima parte brillante.
Mar 2, h. 18.30/Lun 7, h. 20.30
Charile Chaplin
La febbre dell’oro (The Gold Rush)
(Usa 1925, 99’, DCP, col., did.or. sott. it.)
“A parte tutto – a parte gli abiti buffi, i baffetti e gli scarponi – volevo produrre qualcosa che commuovesse la gente. Cercavo l'atmosfera dell'Alaska, con una storia d'amore dolce, poetica, eppure comica. Volevo che il pubblico piangesse e ridesse. Quale che sia la sua opinione su questo film, perlomeno io sarò riuscito a restare fedele alla mia idea originale”. (C.S. Chaplin)
Ven 4, h. 18.30/Sab 12, h. 16.00
Jean Renoir
La grande illusione (La Grande illusion)
(Francia 1937, 114’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)
“Ho realizzato La grande illusione perché sono pacifista. Per lungo tempo si è rappresentato il pacifista come un uomo dai capelli lunghi, dai pantaloni sgualciti, il quale, appollaiato su una cassa di sapone, profetizzava senza tregua le calamità che sarebbero sopraggiunte e cadeva nell’angoscia alla vista di un’uniforme. I personaggi de La grande illusione non appartengono a questa categoria. Essi sono l’esatta replica di quel che noi eravamo”. (J. Renoir)
Mar 8, h. 18.30/Dom 13, h. 20.30
Roberto Rossellini
Roma città aperta
(Italia 1945, 100’, DCP, b/n)
“In Roma città aperta il titolo stesso rivela un'apertura inconsueta: la gente, non i borghesi (che vivono nascosti nei loro uffici) ma la gente del popolo, vive all'aperto, nella città. Se il film è la storia di un caseggiato, lo è in quanto quest'ultimo è un microcosmo che sintetizza (come un palcoscenico en plein air) la città intera: le nostre case già sono per Rossellini, nel '45, le nostre strade, e non più degli interni...” (Adriano Aprà)
Gio 10, h. 18.30/Lun 14, h. 20.30
Alain Resnais
Hiroshima mon amour
(Francia 1959, 92’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)
Un architetto giapponese e un’attrice francese trascorrono insieme una notte di passione. Sembra nascerne una storia d’amore ma i fantasmi del passato riemergono poco a poco e li travolgono. Sceneggiatura di Marguerite Duras. “Con Hiroshima mon amour Alain Resnais affranca il cinema dal XVII secolo per immergerlo senza transizioni nel cuore del XX”. (Jean Douchet)