Il cinema di Abderrahmane Sissako
Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al regista mauritano Abderrahmane Sissako, noto per il recente successo di Timbuktu, con il quale ha partecipato al Festival di Cannes nel 2014 ed è stato candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 2015. Poeta dello sradicamento e del viaggio attraverso le forme più diverse - dal diario filmato quasi documentario al cinema di finzione- Sissako è autore di una serie di lungometraggi in cui l’Africa si impone con i suoi colori, la luce, le storie e il ritmo lento e pensoso dei suoi personaggi. La sua opera apolide, tra Europa e Africa, ha saputo ridare voce alla cinematografia della Mauritania, tra le più povere del continente africano.
La rassegna è il primo appuntamento della stagione 2015/2016 di Pianeta Africa, la cui finalità principale è quella di mettere il continente africano, con le sue problematiche forti ma anche con le grandi spinte positive e propositive, al centro di una riflessione attenta e partecipata da più soggetti e insieme creare uno spazio dove agevolare l’incontro delle due culture, salvaguardandone le rispettive identità.
L’omaggio a Sissako sarà inaugurato dalla proiezione, venerdì 2 ottobre alle ore 20.30 nella sala tre del Cinema Massimo, del film Bamako che sarà presentato al pubblico dal critico cinematografico Giuseppe Gariazzo. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.
PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI
Ven 2 ottobre, h. 20.30 / Dom 4 ottobre, h. 18.15
Bamako
(Mali/Usa/Francia 2006, 115’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Melé è una cantante di bar. E’ sposata con Chaka, disoccupato. Nonostante li unisca la loro figlia, il loro rapporto è in crisi. Vivono in una casa condivisa con diverse altre famiglie e nel cortile è in corso un sorprendente avvenimento: il processo che vede la società civile africana accusare la Banca mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.
Sab 3 ottobre, h. 16.30 / Lun 5 ottobre, h. 18.15
Rostov-Luanda
(Angola/Mauritania 1998, 76’, BetaSp, col., v.o. sott. it.)
La ricerca di un amico del regista è l’origine di questo diario di viaggio dalla città russa di Rostov, dove Sissako ha vissuto un anno per imparare il russo, verso la capitale dell’Angola Luanda. Il risultato è un film che mostra il presente dell’Angola attraverso riflessioni in cui si rispecchia la storia recente dell’intero continente.
Sab 3 ottobre, h. 18.00 / Lun 5 ottobre, h. 20.30
La vie sur terre
(Mali/Mauritania 1998, 68’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
Alla vigilia del 2000 il regista torna nel villaggio dove vive il padre, poche case sperdute nella savana del Mali. Errando in bicicletta tra strade e campi, Sissako mostra, tra realtà e fiction, l'isolamento dell'Africa, dove il tempo sembra essersi fermato e il nuovo millennio giunge senza rilevanti cambiamenti.
Sab 3 ottobre, h. 20.30 / Lun 5 ottobre, h. 16.30
Aspettando la felicità/Heremakono
(Francia/Mauritania 2002, 95’, 35mm, col., v.o. sott. it.)
In un piccolo villaggio sulle coste della Mauritania, il diciassettenne Abdallah fa visita alla madre prima di provare ad emigrare verso le coste europee. Incapace di parlare il dialetto dei suoi compaesani, il giovane resta affascinato da questo mondo e dai suoi protagonisti.
Dom 4 ottobre, h. 16.15
Timbuktu
(Francia/Mauritania 2014, 97’, DCP, col.)
Timbuktu viene occupata dai fondamentalisti religiosi, che sottomettono tutti gli abitanti con assurde regole. Musica, risate, sigarette e addirittura il calcio, sono stati vietati e le donne obbligate a mettere il velo. Ogni giorno una nuova corte improvvisata emette tragiche e assurde sentenze. Poco lontano, in una tenda tra le dune sabbiose, vive Kidane con la moglie Satima, la figlia Toya e il loro gregge. Ma presto anche le loro vite saranno stravolte.