Rassegna IN EUROPA E DINTORNI - Nove film per l’estate

Da sabato 2 a mercoledì 20 luglio 2016 - Cinema Massimo, Sala Tre - Torino

Il Museo Nazionale del Cinema presenta - da sabato 2 a mercoledì 20 luglio al Cinema Massimo - la rassegna IN EUROPA E DINTORNI – Nove film per l’estate.

 

La rassegna presenta nel mese di luglio una manciata di film che i cinema torinesi hanno trascurato durante i mesi passati. Si tratta di film provenienti da paesi europei o del Mediterraneo, che vantano una grande tradizione cinematografica d’autore, messi in circolazione grazie all’intervento di piccoli distributori quali Cineclub Internazionale, Milano Film Network, Lab80, Mariposa, Marechiaro.

 

La serata d’inaugurazione, sabato 2 luglio alle ore 18.15, è affidata a Le notti bianche del postino di Andrej Koncalovskij. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.

 

Calendario delle proiezioni

 

Sab 2, h. 18.15/Sab 9, h. 21.00

 

Andrej Koncalovskij

Le notti bianche del postino (The Postman's White Nights)

(Russia 2014, 101’, DCP, col., v.o. sott.it.)

In un villaggio russo isolato dal resto del mondo, al di là di un lago, l'unico contatto che gli abitanti hanno con il mondo esterno è rappresentato da un postino che fa la spola. Nel villaggio la vita segue regole antiche, niente governo, servizi sociali o lavori. La sceneggiatura è basata su storie vere e le persone del villaggio recitano la loro parte nel film.

 

Dom 3, h. 18.15/Lun 11, h. 16.00

 

Liv Ullmann

Miss Julie (Julie)

(Norvegia, Gran Bretagna, Francia 2014, 120’, DCP, col., v.o. sott.it.)

Una residenza di campagna in Irlanda intorno al 1880. Nel corso di una notte di mezza estate, in un clima di baldoria selvaggia e vincoli sociali allentati, la giovane Julie e John, cameriere di suo padre, ballano e bevono, si corteggiano e manipolano. Lei, altéra e superiore in cerca di avvilimento; lui, garbato ma grezzo, uniti nel disgusto e nell’attrazione reciproci. Con Jessica Chastain, Colin Farrell, Samantha Morton.

 

Dom 3, h. 20.30/Ven 8, h. 18.00

 

Zaza Urushadze

Tangerines

(Estonia 2013, 89’, DCP, col., v.o. sott.it.)

Nel 1990, in Abcasia, Ivo e Margus provano a resistere sulla loro terra, ambita dai georgiani e difesa dagli abcasi. Ivo, esiliato estone, costruisce cassette per i mandarini di Margus, vicino di casa compatriota che sogna un ultimo raccolto prima di abbandonare il villaggio. Ivo invece non ha mai pensato di andarsene perché in quei luoghi 'riposa' il suo bene più prezioso. Ma poi la guerra incombe su di loro.

 

Lun 4, h. 16.00/Sab 9, h. 18.00

 

Leyla Bouzid

Appena apro gli occhi (À peine j'ouvre les yeux)

(Francia, Belgio, Tunisia 2015, 102’, DCP, col., v.o. sott.it.)

A Tunisi, nell'estate 2010, pochi mesi prima della Rivoluzione, la diciottenne Farah si è appena diplomata e la sua famiglia vorrebbe iscriverla alla facoltà di Medicina. Lei non la pensa allo stesso modo. Canta in un gruppo politico rock. Vuole essere una cittadina attiva e impegnata in difesa delle libertà civili, ma vuole anche divertirsi, scoprire l'amore e vivere la città di notte.

 

Mar 5, h. 18.30/Dom 10, h. 20.30

 

Erol Mintas

La canzone perduta (Song of My Mother)

(Turchia, Francia, Germania 2014, 103’, DCP, col., v.o. sott.it.)

Ali, giovane maestro, vive con l’anziana madre Nigar nell’estrema periferia di Istanbul, “casa” di numerosi rifugiati curdi costretti a lasciare i propri villaggi negli anni ‘90. Nigar è convinta che tutti gli altri siano tornati al paese d’origine: tormentata, prepara ripetutamente i bagagli per farvi ritorno e poi vaga per la città, smarrita.

 

Mer 6, h. 16.00/Mar 12, h. 18.30

 

Malgorzata Szumowska

Corpi (Body)

(Polonia 2015, 90’, DCP, col., v.o. sott.it.)

Varsavia, oggi. Un sostituto procuratore ha una figlia anoressica, Olga, che è in aperto contrasto con lui dopo la morte della madre avvenuta anni prima. La ragazza ha come terapeuta una donna che ha perso un figlio in tenerissima età e ritiene di poter essere in contatto con i defunti. Il procuratore però è, di giorno in giorno, sempre meno convinto dei suoi metodi.

 

Mer 13, h. 21.00/Ven 15, h. 18.00

 

Virag Zomboracz

Mozes, il pesce e la colomba (Utóélet)

(Ungheria 2014, 95’, col., v.o. sott.it.)

Mózes è un giovane insicuro che ha da poco terminato gli studi in teologia. Dopo un breve periodo passato in una struttura psichiatrica, torna a vivere con la famiglia in un villaggio nella pianura ungherese. Un giorno, il padre autoritario muore improvvisamente e l'amletico fantasma paterno inizia ad apparire e a pedinare Mózes.

 

Dom 17, h. 18.00/Mar 19, h. 21.00

 

Muayad Alayan

Amore, furti e altri guai (Al-hob wa al-sariqa wa mashakel ukhra)

(Palestina 2015, 93’, DCP, col., v.o. sott.it.)

Mousa, ladro di auto palestinese, si trova in difficoltà quando ruba la macchina sbagliata. Quella che pensava fosse un'auto israeliana nasconde nel bagagliaio un soldato israeliano rapito da militanti palestinesi. Ma lui sogna di emigrare in Italia per giocare nella Fiorentina.

 

Dom 17, h. 20.30/Mer 20, h. 18.15

 

Sherry Horman

Fiore del deserto (Desert Flower)

(Germania, Austria, Gran Bretagna 2009, 120, DCP, col., v.o. sott.it.)

Waris è una bellissima ragazza somala che si ritrova catapultata nel cuore di Londra, a piedi nudi e con un passaporto fasullo in mano. A Londra incontrerà un celebre fotografo di moda, che saprà riconoscere in lei il potenziale di apparire sulle copertine di tutto il mondo. Ma Waris ha un passato oscuro, di cui fanno parte alcuni eventi traumatici nella nativa Somalia.