Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo
- VENERDI’ 16 MARZO, ORE 20.30/22.30 – SALA TRE
Per l’appuntamento mensile di CROSSROADS, proiezione di LennoNYC di Michael Epstein.
Per l’appuntamento CROSSROADS di marzo, il Museo Nazionale del Cinema presenta, venerdì 16 marzo, alle ore 20.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione del documentario LennoNYC, ritratto inedito di uno dei più grandi musicisti della storia nella sua tappa newyorkese. In replica sabato 17 marzo alle ore 16.15. Ingresso euro 6.00/4.00/3.00.
A quarant’anni dalla morte prematura di John Lennon, Micheal Epstein racconta la storia del suo arrivo e della permanenza a New York City - dalla sistemazione nel Greenwich Village nel 1971 al suo assassinio nell'Upper West Side nel 1980. Il documentario racconta gli anni Settanta nella Grande Mela attraverso spezzoni di concerti, fotografie, immagini e video d'epoca, estratti audio rubati ai microfoni di qualche studio televisivo e interviste (recenti) a musicisti, fotografi, produttori e discografici che testimoniarono la svolta artistica di Lennon. E poi c'è Yoko Ono, ovviamente, a raccontare la vita privata e pubblica del compagno e ad assicurarsi che le cose vengano dette nella maniera giusta. La nascita del figlio Sean offre istanti di infinita tenerezza, con le registrazioni del piccolo mentre canta la sua canzone preferita dei Beatles, With a Little Help From My Friends, ma è poco prima dei titoli di coda - ovvero dal momento in cui Lennon torna in studio per registrare Double Fantasy - che il documentario raggiunge l'apice mostrando immagini prima d'ora inedite. Proiettato per la prima volta al New York Film Festival nel 2010, il film fu riproposto in pubblico gratuitamente al Central Park in occasione del 70° compleanno di John Lennon.
Michael Epstein
LennoNYC
(Usa 2011, 115’, col., v.o. sott.it.)
Il documentario, che utilizza immagini di repertorio mai viste prima e inedite versioni di molti brani composti da Lennon, racconta gli anni americani del musicista con sensibilità e straordinaria forza evocativa, avvalendosi anche di interviste appositamente realizzate a Yoko Ono, al batterista Jim Keltner, al fotografo Bob Gruen, al produttore Jack Douglas e a Elton John.
Proiezione digitale HD
-SABATO 17 E DOMENICA 18 MARZO, ORE 15.00 – SALA TRE
In occasione della mostra Bugs, Daffy, Silvestro & Co. I cartoni animati della Warner Bros. il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo Golden Collection I parte e Golden Collection II parte.
Per il nuovo appuntamento del week-end con i personaggi animati del mondo Warner, il Museo Nazionale del Cinema presenta, sabato 17 e domenica 18 marzo, alle ore 15.00, nella Sala Tre del Cinema Massimo Golden Collection I parte e Golden Collection II parte, una selezione delle più esilaranti avventure dei Looney Tunes. Ingresso: 3 euro. Gratis per gli under14
Proiettata nei cinema dal 1930 al 1969, Looney Tunes (melodie pazzerelle) è la prima serie animata della Warner Bros nonché la seconda più lunga mai trasmessa. Tuttora quotidianamente mandati in onda dalle televisioni di mezzo mondo, i cartoni animati della Warner, più di qualsiasi altro cortometraggio d'animazione, si sono fusi con il tessuto sociale americano e non solo, grazie alla sterminata produzione di oltre 1.000 titoli, creando più stelle animate di qualunque altro studio cinematografico e vincendo ben sei Premi Oscar.
In occasione della mostra Bugs, Daffy, Silvestro & Co. I cartoni animati della Warner Bros. - allestita nella Mole Antonelliana fino al 27 maggio 2012 e curata da Steve Schneider - il Museo Nazionale del Cinema organizza una serie di iniziative legate al mondo dell’animazione tra Looney Tunes e Merrie Melodies. Per tutti i sabati e le domeniche del mese di marzo, alle ore 15.00, verranno proiettati, nella Sala Tre del Cinema Massimo, i cartoni animati della Warner Bros.
In abbinamento alle proiezioni, per tutti i sabati e le domeniche del mese di marzo, alle ore 16.00, i Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema propongono, nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, un laboratorio di animazione in cui i bambini potranno realizzare brevi sequenze animate utilizzando le sagome e i personaggi dei famosi cartoni della Warner Bros. Per ulteriori informazioni: http://www.museocinema.it
- MARTEDI’ 20 MARZO, ORE 20.45 – SALA TRE
Per MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, il Museo Nazionale del Cinema presenta Brazil di Terry Gilliam.
Il Museo Nazionale del Cinema presenta, martedì 20 marzo 2012, alle ore 20.45, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Brazil di Terry Gilliam, nel restauro digitale realizzato da Hollywood Classics. In replica mercoledì 21 marzo 2012 alle ore 16.00. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.
Sulla scia di 1984 di George Orwell e con l’opera di Kafka bene in mente, l’ex Monty Python Terry Gilliam realizza un film sorprendente sia nella struttura drammaturgica che in quella visuale. La storia è ambientata in un futuro in cui la burocrazia ha preso il sopravvento in ogni attività dell'uomo e, combinata al cinismo spietato dei potenti, uccide i pochi che ancora riescono a sognare. Gilliam racconta la paradossale epopea dell'impiegatuccio Sam Lowry - sereno e pacifico nella propria rassicurante mediocrità tanto da opporsi risolutamente a ogni promozione - il cui tran tran quotidiano viene turbato da un errore burocratico che lo trascina in uno stupefacente vortice di avventure. Un potente incubo metropolitano costellato di frammenti onirici degni del miglior Federico Fellini (il titolo pensato per il film, in origine, era 1984 & ½ in omaggio all’opera di Orwell e del maestro riminese) e abbondantemente cosparso del più tipico humor inglese targato Monty Python. Una delle pellicole più importanti dell'era moderna, così splendidamente anarchica da costituire una minaccia per le majors hollywoodiane tanto che gli stessi executive della Universal decisero di tenere il film a lungo nel cassetto per poi distribuirlo negli USA in versione tagliata. William sfrutta il potere illusionistico del cinema per lanciare un potente messaggio di denuncia e lo fa alla propria maniera, con disincantata ironia, mentre nell'aria si dissolvono le allegre note di una canzone sudamericana, eccentrica colonna sonora di questo incubo a 35 mm.
Il film fa parte degli appuntamenti della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che propone, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, quattro appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelle vague degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano, e ogni proiezione sarà introdotta - quando se ne presenterà l’occasione - da cineasti, critici o personalità del mondo della cultura e del cinema.
Terry William
Brazil
(Gran Bretagna 1985, 142’, col., v.a. sott.it.)
Un giovane sognatore dominato dalla madre, in una megalopoli del futuro, vede la sua carriera al servizio del Ministero dell’informazione messa in crisi dall’amore per Jill, una ragazza che teme sia una terrorista. Aiutato da un ingegnere che si nasconde fra le tubature dei grattacieli, riesce a fuggire con lei verso un paese libero, ma l’ultima parte della sua storia è solo un sogno da cui è duro ridestarsi. Ispirato a 1984 di George Orwell, Brazil è una bizzarra e straripante metafora contro le dittature in nome della libertà. Il titolo fa riferimento alla famosa canzone degli anni Quaranta, all’epoca simbolo di evasione.
Restauro digitale realizzato da Hollywood Classics.
Sc.: T. Gilliam, Tom Stoppard, Charles McKeown; Fot.: Roger Pratt; Int.: Robert De Niro, Bob Hoskins, Jonathan Pryce.
- MERCOLEDI’ 21 MARZO, ORE 20.30 – SALA TRE
In occasione della retrospettiva Samurai, eros e pallottole. I primi cento anni della Nikkatsu, il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo il film muto Jirokichi the Rat di Ito Daisuke, musicato dal vivo da Stefano Maccagno.
Il Museo Nazionale del Cinema celebra il primo centenario della nascita della Nikkatsu – una delle più antiche e prestigiose case di produzione cinematografica giapponesi – con un’ampia retrospettiva dal titolo Samurai, eros e pallottole. I primi cento anni della Nikkatsu, curata da Dario Tomasi. La seconda parte della retrospettiva - che si terrà dal 17 al 24 marzo 2012 nella Sala Tre del Cinema Massimo - è un progetto di Nikkatsu realizzato dal Museo Nazionale del Cinema con il sostegno dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma e la collaborazione della Cinémathèque française.
Fondata nel 1912, la Nikkatsu è la casa di produzione cinematografica più antica del Giappone. La sua lunga storia è specchio delle profonde trasformazioni avvenute nel cinema e nella società nipponici. Dai film storici di Shōzō Makino e Kenji Mizouchi - spesso costruiti sulla figura del samurai - ai thriller di Imamura Shōhei - uno dei più validi esponenti della Nouvelle Vague giapponese del secondo dopoguerra - la celebre compagnia giapponese ha saputo spaziare nei generi più diversi fino ad arrivare a una svolta rivoluzionaria con la geniale invenzione del Roman Porno, indovinata soluzione alle ricorrenti crisi dell’industria cinematografica nipponica dei primi anni ‘70. Genere sontuoso ed elegante dove l’erotismo si accompagna a tocchi di surrealismo inconsueto, il Roman Porno ha visto l’affermarsi di una generazione di talentuosi cineasti, come Tatsumi Kumashiro, Chūsei Sone, Noboru Tanaka e Masaru Konuma.
Percorrere con una retrospettiva i cento anni della Nikkatsu non è solo un’irrinunciabile occasione per rivedere i classici della storia cinematografica giapponese, ma anche un felice tentativo di esaminare una strategia industriale che ha saputo rinnovarsi continuamente, adattandosi egregiamente ai cambiamenti del contesto socio-culturale di riferimento.
Tra gli appuntamenti in programma, mercoledì 21 marzo 2012, alle ore 20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, il maestro Stefano Maccagno accompagnerà dal vivo la proiezione del film muto Jirokichi the Rat di Ito Daisuke. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.
Ito Daisuke
Jirokichi the Rat (Oatsurae Jirokichi goshi)
(Giappone 1931, 79’, b/n, did.or. sott.it.)
L’unico film muto del maestro Ito Daisuke preservato nella sua interezza. Le vicende del leggendario ladro Jirokichi, detto “il topo”, sono raccontate con uno stile originale, ricco di invenzioni cui contribuiscono anche le didascalie animate. Il film ottenne un grande successo grazie anche all’interpretazione di Okôchi Denjirô.
Sc.: Itô Daisuke, Yoshikawa Eiji, dal romanzo di Yoshikawa Eiji; Fot.: Karasawa Hiromitsu; Int.: Okôchi Denjirô, Fushimi Nobuko, Fushimi Naoe.
Copia proveniente da National Film Center - The National Museum of Modern Art