Agenda settimanale degli eventi al Cinema Massimo
- VENERDI’ 7 SETTEMBRE, ORE 20.30/22.00 – SALA TRE
Per l’appuntamento mensile con CULT! proiezione del film Island of Lost Souls di Erle C. Kenton.
Per l’appuntamento con CULT! di settembre, il Museo Nazionale del Cinema presenta, venerdì 7 settembre 2012, alle ore 20.30 e 22.00, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione del film Island of Lost Souls di Erle C. Kenton. In replica sabato 8 settembre, alle ore 16.30. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.
Recentemente restaurato dalla Paramount, Island of Lost Souls di Erle C. Kenton è uno dei cult movie più rappresentativi del filone horror-science fiction. Tratto da un classico della letteratura fantascientifica – L’isola del dottor Moreau del grande H.G. Wells – il film sfuggì per un soffio al Codice Hays (adottato nel 1930 ma applicato davvero solo a partire dal 1934) e provocò notevole sconcerto per la brutalità di alcune sequenze, tanto che fu bandito in dodici paesi, compresa l’Inghilterra. Interpretato da un giovanissimo Charles Laughton (nel ruolo di Moreau), dal mitico Bela Lugosi e da una conturbante Leila Hyams (che lo stesso anno apparve anche in Freaks di Tod Browning), il film si avvale della straordinaria fotografia contrastata di Karl Struss, che aveva da poco vinto un Oscar per Aurora di Murnau.
Erle C. Kenton
Island of Lost Souls
(Usa 1932, 70’, b/n, v.o. sott.it.)
In un'isola dell'oceano Indiano ignorata dalle carte, lo scienziato pazzo Moreau compie bizzarri e crudeli esperimenti di innesto tra esseri umani e animali. Parker, un naufrago, giunge sull’isola e vi trova una sola donna, Lota, che ha occhi e movenze di pantera. La ragazza finisce per innamorarsi di lui.
Copia digitale HD restaurata da Paramount Pictures.
- MARTEDI’ 11 SETTEMBRE, ORE 20.30/22.30 – SALA TRE
Per MAGNIFICHE VISIONI, il Museo Nazionale del Cinema presenta Le beau Serge di Claude Chabrol.
Per MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato, il Museo Nazionale del Cinema presenta, martedì 11 settembre 2012, alle ore 20.30 e 22.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film Le beau Serge di Claude Chabrol, nel restauro digitale HD realizzato da Gaumont e distribuito in Italia da Movies Inspire. In replica mercoledì 12 settembre, alle ore 16.00. Ingresso: 6.00/4.00/3.00 euro.
Film d’esordio di Claude Chabrol, Le beau Serge è considerato il battistrada della Nouvelle Vague francese. Girato con pochi mezzi a Sardent nel 1958 e premiato, nello stesso anno, con il Pardo d’Argento a Locarno, il film fu uno dei manifesti programmatici del nuovo modo di intendere il cinema che in quegli anni si stava diffondendo ovunque in Europa. Esponente della generazione parigina del dopoguerra e testimone di un’epoca afflitta dalle lacerazioni che la guerra d’Algeria provocava nelle coscienze, Chabrol elabora una metafora del processo di degrado della cultura borghese facendo tornare François, il protagonista del suo film, in un luogo d’origine ormai in decomposizione, teatro di umori, tensioni e contraddizioni che lasciano intuire pesanti scheletri nell’armadio. L’ambientazione rurale e la lontananza dai nefasti condizionamenti della civiltà urbana non evocano orizzonti salvifici né approdi purificatori in mondi incontaminati, piuttosto accentuano per contrasto il senso di degenerazione dei rapporti umani, così che la solitudine irrimediabile dell’individuo, la devianza nell’alcolismo e la trasgressione del tabù (l’incesto) sembrano emergere come fango dall’apparente normalità del quotidiano.
Il film fa parte degli appuntamenti della nuova e ricca stagione di MAGNIFICHE VISIONI. Festival Permanente del Film Restaurato che propone, anche per quest’anno, a seguito del grande successo di pubblico e di critica delle scorse edizioni, quattro appuntamenti mensili con i capolavori del cinema, dall'età d'oro del cinema classico, spaziando dal muto fino alle nouvelles vagues degli anni '60 e oltre, in copie restaurate provenienti dalle più importanti cineteche del mondo. I film saranno presentati in versione originale con i sottotitoli in italiano, e ogni proiezione sarà introdotta - quando se ne presenterà l’occasione - da cineasti, critici o personalità del mondo della cultura e del cinema.
Claude Chabrol
Le beau Serge
(Francia 1958, 98’, b/n.)
Convalescente in un villaggio dell'Alvernia, un giovane parigino ritrova un amico d'infanzia, "il bel Sergio", come lo chiamavano da ragazzi, che, si è dato all'alcol nonostante il matrimonio con la bella Yvonne. Esordio di Chabrol, è anche considerato il primo film della Nouvelle Vague. Girato con pochi mezzi a Sardent, dove Chabrol trascorreva le vacanze da bambino, vinse il premio per la miglior regia al Festival di Locarno e il premio Jean Vigo. “Quando mi tornano in mente le immagini di Le Beau Serge, mi ripeto sempre che, da noi, il talento sta a destra e la verità a sinistra; che la distinzione fatale tra la forma e il senso è ciò che ci soffoca; che non possiamo sfuggire all'estetica, perché la nostra estetica è sempre l'alibi di una conservazione. Ecco il nostro paradosso: il fatto che l'arte sia al contempo, nella nostra società, il punto estremo di una cultura e l'inizio di una natura; e che tutta la libertà dell'artista abbia come risultato finale quello di imporci un'immagine immobile dell'uomo” (R. Barthes).
Restauro digitale HD realizzato da Gaumont e distribuito in Italia da Movies Inspire.
Sc.: Claude Chabrol; Fot.: Henri Decaë, Jean Rabier; Int.: Gérard Blain, Jean-Claude Brialy, Michèle Méritz.
- MERCOLEDI’ 12 SETTEMBRE, ORE 20.30 – SALA TRE
Per La verità in commedia. Omaggio a Mario Monicelli, Stefano Della Casa introduce i film Totò cerca casa e Guardie e ladri.
Nell’ambito degli appuntamenti della retrospettiva La verità in commedia. Omaggio a Mario Monicelli, il Museo Nazionale del Cinema – ideatore del progetto insieme al Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale – presenta, mercoledì 12 settembre 2012, alle ore 20.30, nella Sala Tre del Cinema Massimo, la proiezione dei film Totò cerca casa e Guardie e ladri, introdotta da Stefano Della Casa, presidente della Film Commision Torino Piemonte nonché uno dei maggiori studiosi del regista viareggino. L’incontro è realizzato in partenariato con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema. Ingresso: 3 euro
Anticonformista e provocatorio, Mario Monicelli ha realizzato film capaci di mostrare la società italiana del novecento con realismo e umanità, miscelando mirabilmente dramma e ironia. Autore tra i più rappresentativi della commedia all’italiana, iniziò la sua carriera cinematografica come aiuto e sceneggiatore, collaborando alla realizzazione di una quarantina di titoli, tutti d'un certo interesse. Dopo la lunga e felice collaborazione con Steno – insieme al quale diresse ben otto film, tra cui il celeberrimo Guardie e ladri - dal 1953 ha iniziato a lavorare in proprio, pur senza disdegnare l'attività di sceneggiatore che lo ha portato a scrivere per molti altri cineasti. Regista – al cinema, in teatro e in tv – commediografo, occasionalmente attore (ne L'allegro marciapiede dei delitti del 1979 e in Sono fotogenico del 1980), Mario Monicelli è stato omaggiato del Leone d’oro alla carriera nel 1991.
Mario Monicelli/Steno
Totò cerca casa
(Italia 1949, 82’, b/n)
Un impiegato comunale, dopo aver perso la casa in seguito ai bombardamenti, cerca disperatamente una nuova dimora per sé e per la propria famiglia, finendo anche per abitare in un cimitero. Film chiave del cinema italiano del dopoguerra, getta un ponte tra il neorealismo e la futura commedia all’italiana. Prodotto da Carlo Ponti in tempi brevissimi, approfittando del fatto che Totò aveva concluso in anticipo le riprese di L’imperatore di Capri.
Sc.: M. Monicelli, Steno, Vittorio Metz, Marcello Marchesi, Sandro Continenza, da una commedia di Alfredo Moscariello; Fot.: Giuseppe Caracciolo; Int.: Totò, Alda Mangini, Mario Gattari.
Mario Monicelli/Steno
Guardie e ladri
(Italia 1951, 109’, b/n.)
Un agente di polizia ha tre mesi di tempo per arrestare un piccolo furfante che ha truffato un turista americano. Il film più importante della collaborazione tra Steno e Monicelli. Vinse il premio per la miglior sceneggiatura a Cannes ed ebbe un successo straordinario in tutto il mondo, nonostante che la censura italiana avesse costretto gli sceneggiatori ad apportare numerose modifiche.
Copia conservata da Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Sc.: M. Monicelli, Steno, Ruggero Maccari, Ennio Flaiano, Aldo Fabrizi, Vitaliano Brancati; Fot.: Mario Bava; Int.: Totò, A. Fabrizi, Aldo Giuffré.