Agenda settimanale degli eventi in Bibliomediateca
LUNEDI’ 29 OTTOBRE – ORE 15.30
Ultimo appuntamento della rassegna SHAKESPEARE A HOLLYWOOD con la proiezione del film La sottana di ferro di Ralph Thomas.
Ultimo appuntamento della rassegna SHAKESPEARE A HOLLYWOOD. Ben Hecht sceneggiatore con la proiezione, lunedì 29 ottobre, alle ore 15.30, nella sala eventi della Bibliomediateca, del film La sottana di ferro di Ralph Thomas.
Realizzato nel 1956 da Ralph Thomas, il film fu sceneggiato in origine da Ben Hecht che aveva scelto un titolo completamente differente: Not For Money. Svariate vicissitudini produttive e l’arrivo di Bob Hope nel ruolo del co-protagonista (inizialmente assegnato a Cary Grant) causarono non pochi problemi: Hope e i suoi scrittori modificarono intere parti di sceneggiatura tagliando le maggiori scene con la Hepburn e modificando il titolo in The Iron Petticoat. Questa operazione non piacque a Hecht che decise di abbandonare il progetto rifiutandosi persino di apparire nei credits. La commedia, fortemente influenzata da Ninotchka - film del 1939 di Ernst Lubitsch - nonostante l'abbandono di Hecht, conserva, in alcune parti, il “tocco” dello sceneggiatore americano nei classici dialoghi/battibecchi tra i due protagonisti e nell'ironia con cui si prende gioco dei tipici cliché anticomunisti dell'epoca.
SHAKESPEARE A HOLLYWOOD. Ben Hecht sceneggiatore è una rassegna ideata dal collettivo “Sperduti nel buio” per omaggiare uno dei massimi sceneggiatori della Hollywood Classica. Le proiezioni metteranno in evidenza la duttilità dell’autore e ne sorvoleranno la filmografia tentando di coprire il più ampio numero di generi possibile, dal gangster (Scarface) al noir (Il segreto di una donna), dalla commedia (La sottana di ferro) al western (Il cacciatore di indiani).
Ralph Thomas
La sottana di ferro
(Gran Bretagna, 1956, 85’)
Una donna pilota sovietica (Katharine Hepburn) a bordo del suo Mig atterra in una base aerea americana. Rigida e priva di senso dell'umorismo, la donna mette a dura prova un ufficiale (Bob Hope) messole alle costole dal comandante della base per sorvegliarla con la scusa di farle da chaperon cercherà di convertirla alle comodità e ai vezzi del capitalismo.
Soggetto: Ben Hecht, Harry Saltzman; sceneggiatura: Ben Hecht, Harry Saltzman; fotografia: Ernest Steward; musica: Benjamin Frankel; interpreti: Bob Hope, Katharine Hepburn, James Robertson Justice, Noelle Middleton, Robert Helpmann, David Kossoff, Alan Giffor); produzione: Metro Goldwyn Mayer-London Films.
MARTEDI’ 30 OTTOBRE – ORE 15.00
Per NUOVI ORIZZONTI DELLA TEORIA E DELLA STORIOGRAFIA presentazione dei libri Leggeri come in una gabbia - l'idea comica nel cinema italiano (1930-1944) di Alessandro Faccioli e Dalla parte del pubblico. Aldo De Benedetti sceneggiatore di David Bruni.
Il Museo Nazionale del Cinema presenta in Bibliomediateca, martedì 30 ottobre 2012, alle ore 15.00, un nuovo appuntamento della serie NUOVI ORIZZONTI DELLA TEORIA E DELLA STORIOGRAFIA. Ciclo di incontri su cinema e media con la presentazione dei libri Leggeri come in una gabbia - l'idea comica nel cinema italiano (1930-1944) di Alessandro Faccioli (Editore Kaplan, 2011) e Dalla parte del pubblico. Aldo De Benedetti sceneggiatore di David Bruni (Bulzoni Editore, 2011).
Con gli autori intervengono: Silvio Alovisio (Università di Torino), Gianni Rondolino (Storico e critico del cinema). Introduce: Giulia Carluccio (Università di Torino).
L'evento si realizza nell’ambito degli appuntamenti di NUOVI ORIZZONTI DELLA TEORIA, Ciclo di incontri su cinema e media realizzati in collaborazione con il Dottorato in Spettacolo e Musica, DAMS - Università di Torino
Leggeri come in una gabbia - l'idea comica nel cinema italiano (1930-1944) racconta come – negli anni del regime fascista - il genere comico non riesca a esprimere totalmente le proprie potenzialità e si ritrovi a riversare l'acume critico sulle "piccolezze innocue del quotidiano" anziché "nei confronti del potere". Ma la forza del teatro regionale (dal piemontese Macario al napoletano Totò passando per la romana Magnani) si riversa comunque sul grande schermo italiano, inevitabilmente messo a confronto con il modello americano. All'interno di questo affresco variegato vengono inserite anche le influenze e le ingerenze dei giornali umoristici e delle illustrazioni che offrono strumenti diversi per inquadrare meglio le espressioni comiche dell'epoca, sempre tenute a bada dalla medesima museruola.
Alessandro Faccioli è ricercatore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova. Ha conseguito a Bologna il Dottorato in Studi teatrali e cinematografici. Dal 2004 al 2006 ha insegnato Storia del cinema all’Università di Chieti. È stato redattore del Dizionario dei registi del cinema mondiale Einaudi. Collaboratore di riviste di settore, ha partecipato nel 1999 ad Archimedia, progetto europeo di formazione per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio cinematografico. Dal 1998 al 2002 ha lavorato presso il Museo di magiche visioni di Padova. Tra i suoi argomenti di ricerca, il cinema italiano muto e degli anni Trenta-Quaranta, il cinema di guerra documentario e di fiction, il comico cinematografico e il burlesque, le teorie dei generi.
Dalla Parte del pubblico. Aldo De Benedetti sceneggiatore è un attento esame dell’attività di sceneggiatore di Aldo De Benedetti, protagonista - nel cinema e nel teatro - di una fase fondamentale della trasformazione della cultura popolare in Italia. Basato su materiali d'archivio in gran parte inediti, il libro vuole gettare uno sguardo privilegiato sulle modalità di svolgimento del lavoro intellettuale al servizio della fabbrica dei film, interrogandosi sui paradigma del "popolare" e analizzando i modi di produzione dell'industria culturale. Lo sceneggiatore, guidato dalla volontà quasi infallibile di porsi in sintonia con le esigenze del destinatario, ha infatti contribuito a formare il gusto del pubblico, offrendoci un sorprendente ritratto della società italiana, chiamata - negli anni Trenta come negli anni Cinquanta - ad adottare modelli comportamentali e stili di vita in rapido mutamento e in costante via di riconfigurazione.
David Bruni insegna Storia del cinema presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Cagliari. E' autore di Roberto Rossellini. Roma città aperta e di Vittorio De Sica. Sciuscià, oltre che di numerosi saggi, dedicati prevalentemente al cinema italiano. Per Bulzoni ha pubblicato Il cinema trascritto. Strumenti per l'analisi del film.
Ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.