IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA E UNICEF INAUGURANO BABY PIT STOP
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino e l’UNICEF inaugurano il BABY PIT STOP, un’area di sosta al piano terra della Mole Antonelliana per l’allattamento e la cura del bambino.
Un angolo riservato, dotato di una comoda poltrona e di un tavolino per i piccini, permetterà alle mamme di allattare o curare il proprio bimbo in tranquillità, usufruendo anche di altri servizi a disposizione: scalda biberon presso la Caffetteria e fasciatoio alla toilette del piano.
L’iniziativa, che è parte del Programma UNICEF Insieme per l’Allattamento – Ospedali&Comunità Amici dei Bambini, si affianca al progetto Nati per la Cultura: per un Museo Family and Kids Friendly.
“A nome dell’UNICEF Italia vogliamo ringraziare Il Museo Nazionale del Cinema di Torino per questa importante iniziativa, davvero una buona pratica che avrà un grande riscontro tra tante mamme” – ha dichiarato Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia. “Come UNICEF riteniamo importante che Musei e Biblioteche, luoghi di cultura per eccellenza e quindi luoghi di crescita formativa e culturale della persona, siano anche servizi attenti alle esigenze dei cittadini e, in particolare, delle famiglie. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, primo museo della città ad ospitare un Baby Pit Stop, va proprio in questa direzione.”
I “Baby Pit Stop” sono degli spazi promossi dall’UNICEF appositamente pensati per le mamme e i loro bambini. Il termine pit stop è preso in prestito dalla Formula 1 dove indica, come noto, un’area di sosta per il rifornimento veloce di carburante, cambio gomme, ecc.. In questo caso il Baby Pit Stop (BPS) per le mamme e i bambini è invece un’area allestita dov’è possibile “fare il pieno di latte” e il cambio del pannolino, il tutto in un ambiente riservato e accogliente. Il servizio è gratuito. Il Baby Pit Stop è tra le iniziative realizzate dall’UNICEF per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce nell’ambito del Programma UNICEF “Ospedali&Comunità Amici dei Bambini”.
“I piccoli visitatori di oggi saranno i nostri visitatori di domani – sottolinea Donata Pesenti Campagnoni, Direttore pro tempore del Museo Nazionale del Cinema. Con questa simpatica provocazione vogliamo riassumere la volontà del Museo di essere sempre di più uno spazio da vivere, dove ci si senta benvenuti e a proprio agio, uno spazio accogliente e vicino per tutti. In un momento in cui c’è molta considerazione per le necessità della famiglia e, in particolare, di mamma e bimbo, il Museo Nazionale del Cinema si dimostra sensibile e attento, predisponendo un luogo come questo, riservato e accogliente.”
Il Museo Nazionale del Cinema da anni porta avanti diversi progetti dedicati ai bebè, ai giovani, alle mamme e alle famiglie. In particolare, organizza per le famiglie visite tematiche, cacce al tesoro, laboratori, eventi a tema e feste di compleanno. Da anni promuove e aderisce a diverse iniziative family friendly tra cui FAMU – Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, Disegniamo l’Arte, Kid Pass Day, Festival Nazionale dell’Educazione. L’Aula Paideia, realizzata in collaborazione con la Fondazione Paideia, è uno spazio e dedicato a ospitare le attività educative del Museo rivolte a tutti, in particolare a scuole, bambini e famiglie.
La formazione del personale di sala e degli operatori didattici garantisce l’accoglienza anche dei più piccini e facilita l’esperienza di visita al Museo. E’ in corso una collaborazione con il vicino asilo nido KOALA, per un percorso di visita più adatto per i piccoli visitatori sotto i tre anni. La segnaletica interna indica la presenza di fasciatoi, ascensore per i passeggini e la nuova nata area Baby Bit Stop per l’allattamento e la cura del bambino.
Al Cinema Massimo la rassegna Cinema con Bebè, organizzata in collaborazione con la rivista Giovani Genitori, offre proiezioni a misura di bambino e delle famiglie, con luci soffuse, volume ridotto, fasciatoio e merenda.
In collaborazione con Casa UGI, CasaOz, ospedale infantile Regina Margherita e Fondazione Paideia il Museo progetta attività per bambini malati o con disabilità, con il coinvolgimento delle famiglie.