ICONS di Vittoria Ghiotto. Inaugurazione secondo progetto espositivo vincitore del bando FUORIFUOCO
ICONS di Vittoria Ghiotto è il secondo dei tre progetti vincitori del bando FUORIFUOCO a essere ospitato nello spazio espositivo della Bibliomediateca Mario Gromo, dal 5 febbraio al 6 aprile 2018. L’artista gioca con il tema dell’icona pop, dell’immagine e della rappresentazione, centrale nell’arte contemporanea, ponendo con ironia e abilità la questione dello scollamento tra volto e identità nelle immagini veicolate dai media del XX secolo. L’elaborazione digitale dei volti di alcune grandi dive del Novecento, Vittoria Ghiotto le trasforma in "cyberface" che estremizzano il carattere artificiale delle immagini dello Star System.
FUORIFUOCO, il bando promosso dal Museo Nazionale del Cinema e riservato ai giovani fotografi in età compresa tra i 18 e i 31 anni, nasce con l’intento di accogliere e diffondere la produzione fotografica giovanile nelle sue molteplici accezioni, quali espressione artistica, documento visivo, progetto narrativo. L’interesse per l’arte fotografica delle nuove generazioni si sposa con la mission del museo di valorizzare il tema fotografia e il ruolo dei giovani quali attivi produttori di cultura. FUORIFUOCO offre uno spazio di dialogo e confronto, destinato a una generazione di autori spesso esclusi dai circuiti più istituzionali.
65 i progetti pervenuti, 3 i vincitori: dopo ART OF DECAY di Andrea Meloni, esposta in Bibliomediateca tra ottobre e dicembre 2017, e ora ICONS di Vittoria Ghiotto, il terzo vincitore Ada Visser esporrà il suo progetto SICARIUS dal 4 maggio al 29 giugno 2018. Vista l’alta qualità dei progetti presentati, la commissione ha deciso di realizzare una mostra collettiva, da metà ottobre e fine dicembre 2018, che presenterà una selezione delle fotografie realizzate dai fotografi Francesca Condo, Helena Falabino, Maria Elisa Ferraris, Elena Ferrari, Mattia Gaido e Chiara Liverani.
ICONS di Vittoria Ghiotto
Il mio progetto si basa sulla ricerca di immagini che riguardano donne divenute nel tempo delle vere e proprie icone. Compiendo un viaggio nel tempo sono partita dagli anni Cinquanta per giungere fino ai giorni nostri, scoprendo i volti di alcune icone di stile che hanno lasciato il segno nel mondo. Per ognuna di esse ho ricercato le immagini più famose, molte entrate nell’immaginario collettivo, senza tralasciare però le meno celebri e, in qualche modo, le più vere e forse più rappresentative del vero essere delle donne prese in considerazione. Come già immaginavo, la ricerca mi ha confermato che ogni epoca ha avuto ed ha le sue icone femminili, quelle che senza dubbio si sono maggiormente distinte per stile, eleganza o trasgressione. Per ognuna ho selezionato alcune foto, scegliendo quelle che riuscissero a raccontare al meglio la loro vita. Il progetto vuole mostrare come si è evoluto il concetto di bellezza negli anni e quali figure hanno dettato i canoni estetici del loro tempo: dalla bellezza quasi innocente di Audrey Hepburn a quella prorompente di Marilyn Monroe che incarna tutti gli ideali del secondo dopoguerra con il suo vitino da vespa, dalla regale bellezza di Grace Kelly con la sua innata eleganza a quella adolescenziale del famoso “stecchino” Twiggy con la sua immagine snella che sostituisce la silhouette a clessidra tipica del decennio precedente. Ultimo obiettivo, ma non meno importante, mostrare come nel tempo le stesse icone siano cambiate, compiendo un naturale processo evolutivo pur rimanendo dei simboli immortali.
Vittoria Ghiotto nasce a Thiene (Vi) nel 1995. Dopo il diploma al Liceo Artistico si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brescia, corso di Fotografia. Ormai alla soglia della laurea, si cimenta in una tesi riguardante il “Cineturismo”. Nel 2017 vince il bando FUORIFUOCO indetto dal Museo Nazionale del Cinema. Intende proseguire i suoi studi sempre nell’ambito di una fotografia legata al cinema.