Una due giorni dedicata al cinema di Franco Piavoli con la rassegna LIBERTA’ DI POESIA. Ospite il regista.
In collaborazione con la cattedra di Storia del documentario dell’Università di Torino, Il Museo nazionale del Cinema propone al Cinema Massimo un ampio omaggio al cinema di Franco Piavoli, con tutti i suoi lungometraggi, realizzati tra il 1982 e il 2016.
Il suo primo film, Il pianeta azzurro, è una sperimentale “sinfonia visiva e sonora”, priva di dialoghi, che osserva l’uomo immerso nella natura lungo lo scorrere delle stagioni. Successivamente Piavoli gira solo altri tre lungometraggi, sempre restando vicino al documentario, per lo sguardo attento sull’uomo e la natura, ma sconfinando nel cinema narrativo: Nostos – Il ritorno (1989), Voci nel tempo (1996) e Al primo soffio di vento (2002), per finire con il mediometraggio Festa (2016).
Lunedì 28 novembre, alle ore 20.30, presso la Sala Tre del Cinema Massimo, Franco Piavoli presenta Il pianeta azzurro. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro.
Il pianeta azzurro
(Italia 1982, 88’, video, col.)
Il film si svolge su tre piani. Sul fondo, appena accennata, l’evoluzione biologica: le acque, le piante, gli animali, gli uomini. Su un piano più ravvicinato l’avvicendarsi dei giorni e delle stagioni. Su un altro ancora la vita nei momenti più elementari: il gioco e l’amore, il lavoro e il riposo, la convivenza e l’aggressività. Prodotto da Silvano Agosti, che per proiettarlo diede vita all’Azzurro Scipioni.
Calendario delle proiezioni
Lun 28, h. 16.30
Nostos - Il ritorno
(Italia 1989, 87’, DCP, col.)
Personale rivisitazione del mito di Ulisse, che esprime le nostre paure, i rimorsi, le disperazioni, ma anche le illusioni, gli incanti e soprattutto il bisogno di ripararsi nella casa della memoria e degli affetti più cari.
Lun 28, h. 18.30
Voci nel tempo
(Italia 1996, 86’, DCP, col.)
Il fluire delle cose e il corso del tempo. Lo scorrere delle stagioni in un villaggio italiano va in parallelo con il filo biologico della vita umana dall’infanzia alla vecchiaia. Girato con gli abitanti di Castellaro, il film è intessuto di microstorie e di emozioni emergenti in un volto, in un gesto, in un piano d’ascolto.
Lun 28, h. 20.30
Il pianeta azzurro
(Italia 1982, 88’, video, col.)
Il film si svolge su tre piani. Sul fondo, appena accennata, l’evoluzione biologica: le acque, le piante, gli animali, gli uomini. Su un piano più ravvicinato l’avvicendarsi dei giorni e delle stagioni. Su un altro ancora la vita nei momenti più elementari: il gioco e l’amore, il lavoro e il riposo, la convivenza e l’aggressività. Prodotto da Silvano Agosti, che per proiettarlo diede vita all’Azzurro Scipioni.
Mar 29, h. 16.30
Al primo soffio di vento
(Italia 2002, 85’, DCP, col.)
In un afoso pomeriggio d'estate i lavoranti stagionali raccolgono il grano e le stoppie. Antonio, dal giardino della casa padronale, li osserva e poi, nel chiuso della sua biblioteca, si sofferma a considerare i diversi aspetti dell'evoluzione biologica.
Mar 29, h. 18.15
Cortometraggi
(Italia 1963-2009, 50’, video, b/n e col.)
Il programma prevede due corti d’inizio carriera – il primo, Emigranti, dedicato agli uomini e alle donne del Meridione che giungevano a Milano carichi di valige; il secondo, Evasi, incentrato sui tifosi di una partita di calcio – e l’episodio L’orto di Flora, parte integrante del film Terra Madre di Ermanno Olmi.
Mar 29, h. 19.05
Festa
(Italia 2016, 40’, DCP, col.)
In un villaggio di campagna si celebra la festa di San Pietro. Il parroco, al termine della messa, invita tutti a far festa. Le persone più anziane aprono le danze. Gli artisti di strada incantano i passanti e gli adolescenti. Ma alcuni restano ai margini, come l’uomo infermo in carrozzella, l’uomo chiuso in casa, il ragazzo pensieroso, la donna che guarda le coppie che si abbracciano. Presentato quest’estate al Festival di Locarno.