"I cavalieri della Tavola Rotonda" di Richard Thorpe conclude la rassegna I MAESTRI DELL’AVVENTURA.
Bibliomediateca – 30 gennaio 2017, ore 15.30 – Sala Incontri
Ultimo film della rassegna I MAESTRI DELL’AVVENTURA: un omaggio al grande cinema hollywodiano di avventure, con alcuni titoli classici che hanno fatto sognare e trasportato in mondi lontani e fantastici generazioni di spettatori. Dopo essere stati trasportati dai Caraibi de Il corsaro dell’isola verde alla Florida di Tamburi lontani fino alla Francia di fine Settecento di Scaramouche, chiudiamo il ciclo dedicato ai maestri dell’avventura con un immersione nel medioevo de I cavalieri della tavola rotonda di Richard Thorpe.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.
Richard Thorpe
I cavalieri della Tavola Rotonda
(USA, 1953, 115’)
Artù, un uomo di nobili ideali e un eroe agli occhi dell’intrepido e giovane Lancillotto, cavaliere francese, che lo idolatra, è determinato a pacificare l’Inghilterra, il cui popolo soffre sotto la dominazione di capi dispotici. Artù aspira alla corona, ma è osteggiato da Mordred, marito della sua sorellastra Morgana Le Fay. Con l’aiuto di Lancillotto, Artù sconfigge in combattimento Mordred e i suoi seguaci. È coronato re e sposa la principessa Ginevra della quale si è innamorato pazzamente, non sapendo che ella e Lancillotto si amavano da prima. Tuttavia il loro amore si trasforma in puro e nobile sentimento, ma Mordred, con l’intenzione di screditare Artù e distruggere gli idealismi dell’unione della tavola Rotonda istituita dal re, cerca di dimostrare invece che il loro amore è carnale. Messa in guardia dal consigliere di Artù, il vecchio saggio Merlino, dalle intenzioni di Mordred, Ginevra fa in modo che Lancillotto sposi la bella Elaine di Astolat; e al fine di sventare i piani di Mordred, Lancillotto lascia la corte recandosi al nord per sottomettere la tribù dei pericolosi Pitti. nel frattempo, Elaine muore dando alla luce un bimbo, Galahad, e Morgana Le Fay, avvelenando il vecchio merlino, riesce a impedire la sua influenza sul re. Artù provvede a far richiamare Lancillotto, il quale si mantiene freddo nei confronti di Ginevra, col proposito di impedire a Mordred qualunque appiglio contro di lui. la regina, incapace di comprendere simile freddezza e il suo comportamento indifferente, lo va a trovare di notte, per chiedergli una spiegazione; ma sono scoperti e catturati dagli uomini di Mordred. Sebbene la Tavola Rotonda giudichi colpevoli di tradimento Ginevra e Lancillotto, Artù, convinto dall’onesta esposizione dei fatti fattagli da Lancillotto, annulla il mandato della loro pena di morte. Mordred, con il pretesto che il re si voglia imporre al di sopra della sua stessa legge, ne trae occasione per metterlo in cattiva luce e provocare la guerra civile. Apprendendo ciò, Lancillotto ritorna, ma trova il re che, ferito, è morente. Il re lo perdona e gli chiede di continuare la lotta in nome della giustizia. Lancillotto uccide in un duello il perfido Mordred e dopo ciò fa giuramento, nella sala deserta della Tavola Rotonda, di dedicare se stesso al compito che si è prefisso.
Regia: Richard Thorpe; Soggetto: basato su La mort d’Arthur di sir Thomas Malory; Sceneggiatura: Talbot Jennings, Jan Lusting, Nole Langley; Fotografia: Stephen Dade, Freddie Young; Scenografia: Alfred Junge, Hans Peters; Costumi: Roger K. Furse; Interpreti e personaggi: Robert Taylor (Lancillotto), Mel Ferrer (Artù), Ava Gardner (Ginevra), Stanley Baker (Mordred), Maureen Swanson (Elaine), Felix Aylmer (Merlino).