L’AMNC rende omaggio a Costa-Gavras con la proiezione di "La piccola apocalisse".
Cinema Massimo – 1 marzo 2017, ore 20.45 – Sala Uno
In occasione del Torino Film Festival 2016, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema ha assegnato il Premio Maria Adriana Prolo alla Carriera a Costa-Gavras, il regista greco naturalizzato francese Premio Oscar per Z - L’orgia del potere (1969). Autore di un cinema rigorosamente e coerentemente impegnato, Costa-Gavras ha lavorato con alcuni dei più importanti attori della scena francese e internazionale: Yves Montand, Simone Signoret, Michel Piccoli, Jean-Louis Trintignant, Irene Papas, Romy Schneider, Mathieu Kassovitz, Jack Lemmon, Jessica Lange, John Travolta e Dustin Hoffmann, producendo e dirigendo film sia in Europa sia negli Stati Uniti. L’AMNC e il Museo rendono un nuovo omaggio al regista con la proiezione di una delle sue pellicole meno conosciute, La piccola apocalisse (1992, 105’). La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del numero 99 di “Mondo Niovo 18-24 ft/s”, la rivista dell'AMNC diretta da Caterina Taricano; intervengono Claudio Di Minno e Marco Mastino, curatori del numero monografico dedicato a Costa-Gavras. Ingresso libero.
La piccola apocalisse (La petite apocalypse)
(Francia/Italia/Polonia 1992, 105’, 35mm, col.)
Nell’appartamento parigino di Barbara e Henri è in corso una festa. Si sono ritrovati numerosi amici della coppia, tutte persone che hanno vissuto gli anni della contestazione e che hanno subito il contraccolpo derivante dal crollo del blocco sovietico a seguito della caduta del Muro di Berlino. “La piccola apocalisse è stato girato in un periodo in cui arrivavano, soprattutto in Francia, molte persone dai Paesi dell'Est Europa. Noi francesi pensavamo di conoscere la verità, ci sentivamo in diritto di dire quello che doveva essere fatto […]. Conoscevo bene quello che sarebbe stato il protagonista, Jiri Menzel, che da regista è stato uno dei creatori della Nouvelle Vague cecoslovacca […]. Nel girare il film siamo riusciti a "rubare" alcune riprese in Vaticano. È stato difficile: giravamo molto in fretta e nascondevamo immediatamente il girato perché c'erano controlli severi!” (Costa-Gavras).